red kerstin gier

Red di Kerstin Gier

red kerstin gierDopo aver letto dell’imminente uscita di Blue, anticipata a settembre 2011 per l’entusiasmo dei fan di questa neonata saga, ho deciso di procedere con ordine e leggere il primo volume, Red. Della trama vi avevo parlato pochi giorni fa, ma lo avevo fatto, appunto, richiamando la scheda ufficiale del libro.

Vi dico subito che, pur trattandosi di narrativa destinata ad un pubblico giovane, Kerstin Gier è riuscita a catturare la mia attenzione, soprattutto perché ha dotato Gwendolyn, la protagonista di Red, di un apprezzabile senso dell’umorismo e dell’autoironia.

Gideon, il fustaccio di turno, è davvero un bel ragazzo anche se fortemente penalizzato, per me, da quel terribile nome e dai capelli lunghi che mi hanno fatto pensare a Terence di Candy Candy.

I personaggi che ho trovato però davvero interessanti sono Leslie, la migliore amica di Gwen, che crede ciecamente a tutte la stranezze che le vengono raccontate, e il fantasma James, che si rifiuta di accettare la propria morte.

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A dance with dragons: le prime critiche on line

Nonostante sia molto atteso da tutti i lettori italiani, A dance with dragons, il quinto dei sette romanzi della saga Cronache del ghiaccio e del fuoco, non sta guadagnando critiche positive negli Stati Uniti dove il romanzo è già uscito in tutte le librerie statunitensi lasciando un po’ perplessi i critici letterari. Sono molto constrastanti infatti i pareri a proposito di Dance with dragons, ultimo capitolo della saga fantasy molto atteso e già cercatissimo in tutte le librerie. Curiosi di scoprire qualcosa di più a riguardo, abbiamo dato un’occhiata ai siti web di informazione culturale e letteraria leggendo pareri e prime impressioni da chi, si spera, abbia almeno sfogliato il libro più attentamente di quanto si possa sperare e abbiamo letto pareri diversi. C’è chi, ad esempio, nell’opera di George R. R. Martin ha trovato molti riferimenti a Tolkien, un autore che lo stesso Martin ha ammesso di apprezzare moltissimo sebbene molto diverso da lui e dalle sue opere letterarie. Altri invece, buoni conoscitori della saga, ha trovato la costruzione narrativa molto debole, soprattutto perché, all’origine il quarto volume era stato inizialmente indicato come il secondo, una teoria che non convince.  

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blue kerstin gier

Anteprima: Blue di Kerstin Gier

blue kerstin gierEcco la copertina dell’atteso seguito di Red, dell’autrice tedesca Kerstin Gier. La Corbaccio l’ha pubblicata sulla sua pagina Facebook annunciando che il romanzo sarà disponibile sul mercato italiano a partire dal primo settembre 2011. Pare che la data sia stata anticipata grazie all’entusiastica accoglienza del primo volume e alle richieste dei lettori circa il seguito della storia.

Ammetto che non ero al corrente né della saga né del successo che ha riscosso. Il primo capitolo, Red, è appena uscito e ha generato subito un gruppo di entusiasti fan. Racconta la storia di Gwendolyn, una giovane ragazza di buona famiglia dotata della capacità di viaggiare nel tempo.

Gwen però non sa di possedere questo gene, che si tramanda nella sua famiglia da tempo immemore. E’ convinta, come tutti, che la nuova viaggiatrice sarà sua cugina Charlotte. D’altronde, pensa Gwen, meglio così: viaggiare avanti e indietro nel tempo non è facile né divertente, fatta eccezione per l’accompagnatore che istruirà Charlotte nei suoi viaggi, un bel ragazzo di nome Gideon (peccato per il nome, però).

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alastor 2262

Jack Vance, Alastor 2262

alastor 2262Alastor 2262 è un’altra chicca della Fantacollana Nord, che ho ripreso in mano di recente. Scritto nel 1973 questo romanzo di Jack Vance è davvero molto divertente.

Racconta la storia di Glinnes Hulden, del pianeta Trullion, che tornato a casa dopo aver servito alcuni anni nella marina spaziale, trova il suo mondo rivoluzionato, a cominciare dalla sua famiglia.

Tra i tentativi di recuperare la sua proprietà, una nuova comunità che inneggia all’ordine e alla pianificazione e la lotta ai pirati, Glinnes ci farà trascorrere alcune piacevolissime ore.

Meno impegnato de La catena spezzata, meno esistenzialista del per me sempre strepitoso, Elric di Melnibonè, Alastor 2262 si inserisce nel ciclo di romanzi in cui Vance racconta le diverse culture che compongono una Galassia di tremila pianeti.

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Elric di Melniboné e Michael Moorcock, ritorna la passione per il fantasy barocco

Ho pescato Elric di Melniboné, di Michael Moorcock, nella biblioteca di famiglia, nello stesso ripiano in cui ho ritrovato il romanzo di Marion Zimmer Bradley, La catena spezzata. Fanno entrambi parte di una storica collana della Nord dalle copertine strepitose.

C’è chi dice che oggi il fantasy non è più quello di una volta e leggendo romanzi come questo non me la sento di dargli torto. Gli anni settanta e ottanta furono davvero un momento di grande splendore per autori come Moorcock. La Nord portò in Italia i più grossi nomi della fantascienza e del fantasy generi letterari minori e li fece conoscere al grande pubblico.

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Il fantasy di Licia Troisi, le copertine di Paolo Barbieri

Nell’ultimo trimestre hanno visto la luce tre libri che appassioneranno i lettori di fantasy italiano. Il primo è Le Leggende del Mondo Emerso 3 – Gli Ultimi Eroi, seguito da I Dannati di Malva e da Le guerre del mondo emerso-Guerrieri e creature.

Le Leggende del Mondo Emerso 3 – Gli Ultimi Eroi è il romanzo che vedrà Adhara confrontarsi con il proprio destino e con la scelta più dolorosa della sua vita, ma che conclude anche definitivamente il ciclo che ha reso famosa Licia Troisi a livello internazionale. I fan si sentono già orfani delle eroine della Troisi e sperano da un lato che venga realizzato un film dalla saga, dall’altro che la scrittrice regali ben presto al suo pubblico un nuovo ciclo di storie.

I dannati di Malva è un fantasy noir che tratta temi di ecomafia e che Licia Troisi pubblicò nel 2008 con le Edizioni Ambiente, in una collana dedicata a temi tanto impopolari quanto importanti (smaltimento illegale dei rifiuti, inquinamento e così via). A fine febbraio è uscita una nuova edizione del romanzo per la Mondadori e con una nuova copertina di Paolo Barbieri.

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Libri e Bit intervista Licia Troisi. Parliamo di: politica, nuovi progetti, editoria digitale

Licia Troisi, scrittrice fantasy di fama internazionale, non ha quasi più bisogno di presentazioni. Con la saga del Mondo Emerso e con quella de La ragazza drago ha raggiunto un pubblico davvero vasto ed eterogeneo in quanto ad età e cultura. Dottoranda in astrofisica, scrittrice, madre, donna impegnata, attraverso il suo blog, nel commentare gli scottanti temi della realtà italiana, Licia ci parla in questa intervista dei suoi nuovi progetti, dell’applicazione iPad legata ai suoi libri e di molto altro.

L&B: Cominciamo dai bit, con una classica domanda: hai un eReader? Se sì, quando e come ti sei convertita al digitale?
Licia Troisi: Ho l’iPad, ma non l’ho comprato come eReader, ma per avere uno strumento agile per navigare in viaggio e magari scrivere in treno. Lo uso principalmente per questi due scopi, ma proprio adesso ci sto leggendo The Mockingjay, terzo – e splendido – libro della trilogia di Suzanne Collins Hunger Games. Devo dire che è comodo soprattutto da portare in giro; occupa meno spazio in borsa o in valigia, e poi lo puoi usare anche al buio, magari a letto, quando il marito si è già appisolato e ha spento la luce.

L&B: Credi che la possibilità di integrare più facilmente testo e immagini possa regalare qualcosa in più alla letteratura fantasy? O piuttosto non si corre il rischio di inflazionare la fantasia del lettore?
Licia Troisi: Credo che aggiunga qualcosa all’esperienza. Proprio pochi giorni fa è stata rilasciata la App per iPad del libro illustrato sulle Cronache del Mondo Emerso; a parte i contenuti presenti sul libro, ce ne sono altri che su carta non troverebbero posto. Penso a interviste, ad esempio, effetti visivi di vario genere, possibilità di navigare le mappe e le immagini. Inoltre lo schermo rende assai più della carta i colori e i tratti delle illustrazioni. Mancando la fase di stampa, che tende sempre a falsare un po’ i colori, l’immagine è assai più simile a quella realizzata dall’illustratore.

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