Incipit d’autore: il concorso della Giulio Perrone Editore

Solo qualche giorno fa vi avevamo parlato del sito web che, da anni, raccoglie gli incipit dei libri più o meno famosi, dei classici e delle novità letterarie, il suo nome è Incipitario ed è il paradiso di tutti coloro che adorano leggere le prime righe dei volumi letterari più famosi.

C’è chi, però, spesso solo leggendo un incipit è in grado di inventare una storia, di scrivere una dozzina di pagine e di tenere incollati gli occhi del lettore sui fogli che ha davanti. Per tutti gli scrittori (o aspiranti tali) c’è un concorso davvero interessante lanciato dalla casa editrice Giulio Perrone Editore e chiamato Incipit d’Autore.

L’incipit questa volta è fornito da Cristiano Armati, autore dei best-seller Roma Criminale, Italia Criminale e Cuori Rossi ma anche direttore editoriale della Castelvecchi di Roma. Lo scrittore ha scelto di collaborare con la casa editrice per ideare qualche linea, l’inizio di una storia che ogni partecipante dovrà scrivere e inviare alla casa editrice per stupire la giuria che sceglierà i racconti migliori, quelli più attinenti all’incipit e al tempo stesso più fantasiosi e coinvolgenti.

Per partecipare al concorso è sufficiente scrivere un racconto di massimo 3 cartelle (ogni cartella dovrà contenere 1500 caratteri e dovrà avere come incipit quello suggerito dal cantante. Il racconto dovrà essere inviato entro il 31 ottobre 2011 indicando come oggetto “INCIPIT D’AUTORE” all’indirizzo che troverete qui.

Ecco l’incipit:

Quando mi ha sorriso ho perso la speranza. Non subito. Ma quasi. Riconoscevo quegli occhi, li avevo già visti troppe volte addosso a facce identiche alla sua. Persino le sue labbra piegate all’insù mi erano familiari. E il tono della voce, quasi incrinato dalla spasmodica ricerca di una personalità che, alla resa dei conti, poteva dirsi originale come l’annuncio di un’offerta speciale ripetuto dagli altoparlanti del supermercato. Ecco, proprio quella era l’unica cosa che le mancava. Un’etichetta con il codice a barre stampata sulla fronte: in alto il prezzo e, subito sotto, le istruzioni per l’uso del corpo. Un corpo talmente abituato a piegare le sue emozioni alla convenienza del momento da conservare ben poco di umano.

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