La vita di Anna Frank in un fumetto

Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, è uscita per Rizzoli-Lizard la graphic novel dal titolo “Anna Frank. La biografia a fumetti”. Il diario, testimonianza sugli anni della Seconda guerra mondiale e sulla deportazione della giovane Anna e della sorella Margot nei campi di concentramento, è conosciuto in tutto il mondo dal momento della sua pubblicazione in Olanda avvenuta nel giugno del 1947.

Ma, a volte, per conoscere la storia, risulta più efficace il potere delle immagini e, in questo caso, si è preferito fare affidamento all’immediatezza data da un fumetto per “estendere la conoscenza della storia di Anna ad un pubblico più vasto possibile, soprattutto tra i giovanissimi”, come ci tiene a sottolineare Hans Westra, direttore della Fondazione Casa di Anna Frank.

Il progetto di questa graphic novel è stato curato dallo scrittore Sid Jacobson e dall’illustratore Ernest Colòn, due americani che avevano già realizzato il fumetto “The 9/11 Report: a graphic adaptation”, sugli attacchi terroristici dell’11 settembre.

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Booktrailer: quando il libro prende forma e musica

Pensate al cinema o agli spot pubblicitari televisivi e ora pensate ad un libro, uno che vi ha particolarmente stupiti, e immaginate di vederlo confezionato in un video dove le frasi più belle vengono abbinate a volti, immagini, suoni e parole raccontate da una voce esterna…

Benvenuti nel settore dei booktrailer, una delle ultime trovate in materia di pubblicità e distribuzione di materiali editoriali.

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Nasce Sugaman, casa editrice di eBook per tutti i formati

Sugaman nasce perché pensiamo che sia il caso di affrontare i libri elettronici in modo diverso da come li stanno affrontando i grandi editori. Non ci piace che i libri elettronici costino quasi quanto l’edizione cartacea e soprattutto non ci piace che vengano poste limitazioni artificiali alla loro circolazione”.

Così Alessandro Bonino, cofondatore di Spinoza e autore del noto blog E io che mi pensavo, e Paolo Nori, scrittore emiliano nonché blogger e curatore della rivista L’accalappiacani, hanno deciso di mettere su una nuova casa editrice di libri digitali, Sugaman, per dare maggiori possibilità ai lettori di eBook.

Due lettori divenuti editori per caso, per scelta, o forse per necessità, che non dimenticano le esigenze e le difficoltà di chi acquista dalle grandi case editrici licenze d’uso più che libri elettronici. Come spiega Alessandro Bonino (Zio Bonino, in rete), i lettori devono avere la possibilità di usufruire dell’eBook su qualunque dispositivo – e-reader, tablet, smartphone, pc – convertirlo in altri formati (soprattutto quando i dispositivi diventano obsoleti), copiarlo e anche prestarlo agli amici.

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E-book e self publishing: risorsa o limite per la letteratura?

E-book e self publishing daranno nuova linfa al settore dell’editoria o non faranno che aumentare il numero delle opere di bassa qualità in circolazione? Già ora gli utenti della rete mettono a disposizione del pubblico i parti della propria mente, a volte scaricabili gratuitamente a volte a costi competitivi rispetto ad un classico volume di carta.

A questi vanno ad aggiungersi i libri pubblicati presso le case editrici a pagamento e i testi editati tramite siti come Il mio libro. Il mondo dell’editoria rischia, diciamoci la verità, di cominciare ad assomigliare alla famigerata trasmissione televisiva La Corrida: una fucina di autori dilettanti che non sanno esercitare la benché minima autocritica.

Queste riflessioni sono nate durante una conversazione tra amici, lettori appassionati di diversi generi letterari. Da qui siamo anche rapidamente passati all’equivalente del noto adagio le mezze stagioni non esistono più ovvero i grandi classici e i grandi autori italiani non esistono più.

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Apple rifiuta applicazione Sony per e-book: è polemica

L’App Store di Apple dice no alla distribuzione della applicazione Sony per la lettura di e-book.  Il rifiuto, ufficializzato da parte del New York Times ha scatenato molte polemiche, specialmente nel cartello delle case editrici europee.

La motivazione, spiegano da Cupertino, va ricercata nella violazione di alcune norme della politica della Apple.

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