Libri waterproof: i libri che si sfogliano in acqua

Il mercato editoriale ha da poco accolto il nuovo libro di Alan Cork, “The Greater Bad”, un thriller che ha fatto più clamore per il materiale con il quale è stato stampato che per la sua sinossi. Il libro di Alan Cork è infatti stato presentato al pubblico come il primo libro waterproof completamente resistente all’acqua e perfetto per essere portato anche in spiaggia e sfogliato comodamente sugli scogli. Sul proprio sito web l’autore si è detto lieto di aver preso parte a un progetto inedito e a una grande svolta nel mondo del cartaceo… Ma è davvero un’invenzione fresca di stampa?

Abbiamo fatto qualche ricerca e a quanto pare non sembra che si possa parlare di una novità in campo editoriale. Il primo libro waterproof venne infatti confezionato nel settembre del 2004 quando il gruppo Melcher Media registrò con tanto di brevetto i loro DuraBooks, una tecnologia creata per rendere i libri impermeabili all’acqua, un bel cambiamento che dal quel momento toccò, e plastificò, i libri appartenenti a temi diversi: dalle guide turistiche, ai libri per bambini fino ai manuali di cucina. Un sogno che ha realizzato il desiderio di leggere un libro anche in acqua grazie al materiale utilizzato: una fibra sintetica ipoallergenica e sicura non solo per i bambini ma anche per il pianeta poiché totalmente riciclabile.

Ad oggi DuraBooks, in barba a chi si vanta di aver scoperto l’acqua calda, pubblica libri di ogni genere; dai testi erotici con la collana Aqua Erotics, ai mini libri da mettere in borsetta con la linea Soap Dish Editions, i libri dedicati alla spiaggia e quelli per l’ecologia. Insomma, un catalogo interessante che sfrutta ormai il marchio del libro waterproof da molti anni, molti più di quanti l’editoria cartacea abbia pensato. E che piacere leggere un libro in spiaggia senza che la salsedine raddoppi il volume della carta!

[Photo Credits favim]

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