L’odore dei libri antichi: ricordo ed emozione

Una delle prime cose che mi colpisce, quando tra le mani mi ritrovo un libro, è il suo odore. E questo a prescindere che sia di nuova o di vecchia fattura. La prima cosa che faccio è quella di aprire il libro ad una pagina a caso, con ovvia delicatezza, e letteralmente tuffarci il naso dentro. Penso sia un esperienza quasi mistica che solo il lettore compulsivo può capire fino in fondo. Tale operazione, deve essere ammesso, assume tutta una differente rilevanza quando si parla di libri antichi.

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I libri che compriamo per sembrare intelligenti: una ricerca curiosa

L’80% dei libri che conserviamo negli scaffali della nostra libreria sarebbero stati acquistati per un unico scopo: quello di farci apparire intelligenti agli occhi dei nostri ospiti. La scioccante (ma veritiera?) dichiarazione è stata pubblicata qualche giorno fa dal Daily Mail che, grazie a una ricerca, ha potuto affermare quasi con certezza che la maggior parte dei libri che acquistiamo nelle librerie della nostra città non sempre vengono letti, anzi, spesso vengono solo posizionati nella fila più visibile dei nostri scaffali.

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Libri: quale è il limite della censura nelle carceri?

In America questa settimana si celebra il diritto alla lettura e, nemmeno a farlo apposta, dall’Alabama arriva la notizia del rifiuto, da parte di un carcere, di dare la possibilità ad un detenuto, di leggere  “Slavery by Another Name“‘, un saggio storico sui discendenti degli schiavi neri che trovano la libertà dopo l’Emancipation Proclamation. Questo spunto ci consente una riflessione: fin dove ci si può spingere nelle carceri nella libertà di scelta dei libri? E come le stesse trattano tale materia?

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Londra, libri e rivolta: uno strano caso

E’ stupefacente come il mondo della letteratura riesca ad entrare di prepotenza, potremmo dire, all’interno della cronaca. Specialmente se tutto si ritrova ad essere collegato a degli episodi di violenza come quelli che hanno colpito Londra nei giorni scorsi. A quanto pare infatti, secondo il numero appena uscito di Tuttolibri, in molti negozianti si sarebbero “lamentati” del fatto che i saccheggi non abbiano colpito le librerie ed i negozi ad esso correlati.

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Libri “musicali”: un mercato da esplorare?

Oggi affronteremo un tema un po’ particolare, ovvero una branca di “libri” che non trovano una giusta collocazione  all’interno della classica e canonica letteratura e che spesso vengono venduti all’interno di  “bancarelle ufficiali”: parlo dei tipici book da concerto, quelli che vendono gli artisti alla conclusione o all’inizio del loro live.

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A cosa serve un libro, a cosa serve un e-reader

Perché leggiamo libri? Perché ci piace, diranno alcuni. Perché dobbiamo, risponderanno altri. Per farci una cultura. Per esplorare nuovi mondi. Per evadere. Per sentirci meno soli. Per imparare a scrivere. Per imparare.

I motivi per cui leggiamo sono tanti quanti sono i lettori. La sottoscritta, per dirne una, legge per calmare gli stati d’ansia. Ho scoperto che leggere, concentrarmi su di un testo, mi aiuta a rientrare in me stessa e a non diventare preda dei miei, ora finalmente leggerissimi, attacchi di panico.

D’altro canto, quando mi lancio nel fantasy con Tolkien e compari ho sempre la sensazione di vivere una sorta di vita parallela, di poter far esistere lati di me che altrimenti non avrebbero diritto di cittadinanza nella vita quotidiana (sia lati oscuri, sia eroici). Ora però chiedo a voi lettori di Libri e bit: un libro può sedurre? E un e-reader?

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