Perché i libri vecchi profumano? La ricerca della University College

Se possedete dei libri vecchi nella vostra libreria (l’abecedario della vostra scuola elementare sarà più che sufficiente), avrete sicuramente notato come le edizioni meno recenti esalino un particolare aroma, un profumo difficile da definire ma sicuramente piacevolissimo, soprattutto per chi ama leggere e adora circondarsi di volumi. Quale sarà il loro segreto? Quale misterioso mix di ingredienti rende il loro aroma così apprezzabile e appetibile ai lettori di tutto il mondo? A spiegarci il (profumatissimo) mistero ci ha pensato la University College a Londra…

Secondo uno studio realizzato dai chimici dell’Università di Londra, il profumo dei libri antichi sarebbe composto da una ricetta unica al mondo composta dall’inchiostro utilizzato nella stampa e dalla carta stessa che, a contatto con la luce, il calore e gli agenti atmosferici sgretolerebbero la composizione chimica degli elementi propri del libro rilasciando nell’aria un leggero aroma legnoso e naturale che sarebbe ancor più intenso nei libri stampati tra il 19esimo e 20esimo secolo, stampati con agenti chimici ad alta acidità. Svelata la formula chimica, l’Università di Londra ha poi provato a definire il profumo dei libri, proprio come farebbe una casa cosmetica in occasione del lancio di un nuovo Eau de Toilette, descrivendo così il tanto apprezzato aroma:

Una combinazione di note erbacee con lievi sfumature acide e una leggera fragranza di vaniglia che domina centinaia di altri aromi naturali.

Toni naturali e note già conosciute e apprezzate dall’uomo assicurerebbero inoltre al nostro naso un’esperienza multisensoriale e rilassante: il piacere della lettura, la tranquillità di un ambiente confortevole e riposato attorno a noi e un profumo naturale e riconoscibile dall’uomo renderebbero la lettura un momento unico e assolutamente appagante. Se vista, odorato e udito sono stati coccolati, non resta che pensare al gusto… Cosa ne dite una fetta di torta?

Se l’argomento vi ha incuriosito, la Abe Books ha dedicato allo studio un interessante video che vi suggeriamo di vedere. Lo trovate qui.

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