Poesia dorsale, come comporla

zioburp poesia dorsaleCome comporre una poesia a partire dai volumi presenti nella nostra biblioteca? Oggi parliamo della curiosissima poesia dorsale, che viene composta accostando tra di loro il dorso di vari libri.

In Italia esiste un sito dedicato, anche se per parlarvene ho preso le mosse da un curioso personaggio chiamato Zio Burp (sua la composizione che vedete in apertura di post).

Facendo un rapido giro in rete, per capirne di più, ho scoperto che ci sono molti appassionati di questo curioso modo di comporre versi e che spesso vengono banditi concorsi o proposti laboratori sul tema. In questo momento, su Twitter è attivo anche l’ashtag #poesiadorsale a cui potete inviare i vostri componimenti.

Dopo il progetto di Silvia Storelli, ecco un altro caso in cui poesia e Twitter sembrano andare a braccetto. Anzi, per essere corretti, poesia, Twitter e Instagram con cui vengono realizzati e inviati gli scatti.

Immagino che per esperti e appassionati pur, simili progetti siano riduttivi. Personalmente trovo una nota positiva in tutto questo: la riscoperta del verso poetico riparte dal basso, da un’istanza comune. Non credo che tutti coloro che partecipano a contest “twitterpoetici” finiscano poi con il diventare assidui lettori di poeti e poetesse famose.

Qualcuno di loro, però, farà questo passaggio. Altri, contribuendo a parlare di poesia in rete, risveglieranno l’interesse sopito per questa forma narrativa. Altri ancora, stimolati da tutto ciò, cominceranno a comporre versi propri, senza l’ausilio dei titoli di romanzi o raccolte scritti da altri.

Come dice Zio Burp:

Il gioco è divertente e potrebbe dare dipendenza. Se lo fate, che so, un dopo cena con gli amici, ebbene potete star certi che quella sera non finirete a letto da soli. Ci finirete con un libro, appunto. Quello che non trovavate più ma toh, ve lo siete ritrovato in mano giocando e mai avevate fatto caso al suo dorso di quel colore e forse è un segnale: ora di (ri)leggerlo.

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