Recensione di Joyland, di Stephen King

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Bentornato Maestro. Che altro posso dire dopo aver letto Joyland? Mai azzeccai di più spesa istantanea. Trovarsi davanti ad un romanzo come questo dà soddisfazione, e non fa di certo rimpiangere di essersi concessi una spesa pazza. Vogliamo chiamarlo horror soft? Facciamolo pure. Ma definiamolo per quello che è: un buon libro.

I cinque cattivi dei libri più crudeli

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Oggi voglio proprio divertirmi con voi lettori, indicandovi in maniera indiretta alcuni libri attraverso coloro che più di altri sono in grado di segnare il ricordo di una storia: i cattivi. Alcuni personaggi vi stupiranno, altri vi faranno sorridere, ma la sottoscritta li reputa “cattivissimi”  e quindi ve li beccate.

La biblioteca dei libri proibiti, di John Harding: recensione

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Non è stato un libro facile da leggere “La biblioteca dei libri proibiti” di John Harding. E’ rimasto per mesi a languire dopo un inizio quasi entusiasta, salvo poi essere finito ieri di gran carriera, per distrazione e perchè era inaccettabile umanamente che rimanesse abbandonato a se stesso.

La donna in nero, di Susan Hill: recensione

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Due parole per definire “La donna in nero” di Susan Hill: horror puro. Di quelli che se leggi la storia al buio inizi a tremare per la paura. Da questo punto di vista il romanzo è davvero soddisfacente. Un po’ meno dal punto di vista della lunghezza: una durata maggiore quasi sarebbe stata gradita.

Libri horror: la top 5 degli imperdibili

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Oggi parliamo di libri horror. Per la sottoscritta è pane quotidiano, quindi la mia top 5 in questo caso è davvero molto personale. Ovviamente in buona parte è influenzata dai miei scrittori preferiti, ma non preoccupatevi, non vi è niente che non sia generalmente condivisibile da chiunque.

Le tredici, donne inquietanti per un libro mozzafiato

le tredici susie moloneyNon cominciate a leggere questo romanzo di pomeriggio, altrimenti sobbalzerete ad ogni rumore e passerete una notte inquieta. Avevo appena detto a mio marito: sai, è un romanzo carino, si parla di streghe, ma non in modo spaventoso, quando ho voltato pagina ed è cominciata la parte più inquietante della storia.

La storia, appunto: Paula e sua figlia Rowan tornano ad Haven Woods per aiutare la nonna, Audra, che sta molto male anche se nessuna delle sue amiche vuole sbilanciarsi sui sintomi e all’orizzonte non ci sono dottori o infermiere che possano spiegare cosa sta succedendo.

Rowan non ha mai conosciuto suo padre, morto adolescente, come scoprirà, proprio ad Haven Woods, ma sente che qualcosa non torna in quella cittadina. E che è meglio tenersi stretto il crocifisso di plastica che le hanno rifilato le suore della scuola in cui studia.