Libri e Bit intervista Claudia De Lillo

elastigirl

Seguo costantemente il blog di Claudia De Lillo, alias elastigirl. Racconta da anni le sue avventure di giornalista, mamma di tre maschietti e moglie di un marito in eterna trasferta nelle pagine di nonsolomamma. Pagine che hanno conquistato velocemente un vasto pubblico e che l’hanno portata successivamente alla pubblicazione di due libri: Nonsolomamma e Nonsolodue (che riprende le vicende dell’elastifamiglia a partire dal terzo figlio).

La De Lillo ha una scrittura leggera e divertita. I suoi articoli e i suoi libri, però, ci mettono a confronto con quella che è ormai la realtà di molte donne (ne sappiamo sui virus intestinali più dei pediatri, ormai) e suscitano reazioni ed emozioni a volte contrastanti fra le lettrici. Vi invito a leggere il suo blog non prima di aver dato una sbirciatina alla nostra intervista, in cui abbiamo parlato della vita degli scrittori sul web.

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occhi aperti yourcenar bompiani

Ad occhi aperti, intervista a Marguerite Yourcenar

occhi aperti yourcenar bompianiLa prima volta che ho sottratto Ad occhi aperti dalla libreria di mia madre, non avevo ancora letto Memorie di Adriano, cui sarei arrivata qualche anno dopo, a seguito della visita a Villa Adriana a Tivoli.

Una mia amica, appassionata della Yourcenar, me ne diceva meraviglie. Così, curiosa, decisi di entrare in contatto con il mondo interiore di questa scrittrice prima che con le sue opere.

La copertina del volume, che proprio oggi ho ripreso tra le mani, è diversa dall’attuale. Io ho davanti uno scatto realizzato fuori dalla casa della Yourcenar. Sembra quasi una fotografia rubata, perché la vediamo da una finestra, mentre batte, concentrata, i tasti della sua macchina da scrivere.

E’ una vecchia signora, con tante rughe, i capelli sottili e corti, una camicia bianca a maniche lunghe, un gilet, un foulard. Perché vi racconto questa immagine? Perché da allora ho cominciato a pensare agli scrittori come a persone vere, reali, con una storia alle loro spalle, con un punto di vista sulla vita che può anche non piacermi tanto quanto i loro romanzi.

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Intervista a Mariapia Veladiano, autrice di La vita accanto

Mariapia Veladiano ha da poco pubblicato con Einaudi La vita accanto, in cui racconta la storia di Rebecca, penalizzata dalla sua bruttezza, e delle persone che le vivono accanto. Con lei abbiamo parlato di amore, scrittura e cecità.

L.& B.: Vorrei partire dal finale, se non ti dispiace. Mi sembra molto misurato. Non siamo di fronte ad una tragedia, ma neanche di fronte ad un finale hollywoodiano. È un finale che si è scritto da solo o su cui ti sei dovuta imporre?
M. V.: Si è presentato. Davvero non c’è mai niente di programmato nella mia scrittura. Mi capita che in qualche modo la storia si muova da sola e si componga alla fine. Ma la conclusione della storia di Rebecca dice qualcosa in cui io credo molto, e cioè che ogni vita è possibile, che il bene e il male non stanno divisi qui sulla terra e che si vive spesso così, abitando una felicità leggera.

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