copertina brave ragazze

Le brave ragazze non leggono romanzi

copertina brave ragazzeVi capita mai di essere conquistati da un libro che ancora non avete letto? A me succedendo con Le brave ragazze non leggono romanzi. Non sapevo che alle donne venisse davvero sconsigliata, in tempi antichi, la lettura dei romanzi.

Quello che sapevo, per esperienza diretta, è che una donna che legge non piace, non a tutti. Forse a quarant’anni è una carta che ti puoi giocare per guadagnare in personalità visto che le oche con le rughe diventano velocemente patetiche. Un ritocchino costa sempre più di una serie di libri in edizione economica, no?

Torniamo a noi: non dimenticherò mai un uomo che mi disse che il mio problema era che pensavo. Per fortuna non era il mio tipo e il commento mi rattristò, ma non mi ferì.

Dopo aver combattuto anni con l’assurdo luogo comune che vuole che le donne più appetibili siano anche le meno colte, però mi accorgo che non è finita. Ho scoperto un altro insospettabile pregiudizio riguardo la lettura delle donne.

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mestiere dello scrittore schopenhauer

Sul mestiere dello scrittore e sullo stile di Arthur Schopenhauer

mestiere dello scrittore schopenhauerCi sono libri che attraversano indenni il tempo, che sembrano scritti da un contemporaneo invece che da una persona vissuta decenni o secoli fa. Libri che, ahimè, hanno la grande qualità di mostrarci che talvolta l’uomo riesce a sottrarsi persino al ferreo avanzare dell’ evoluzione.

Di questa categoria fa parte il libro di cui vi parlo oggi ovvero Sul mestiere dello scrittore e sullo stile di Arthur Schopenhauer, edito da Adelphi. I tre saggi contenuti nel libretto, vennero pubblicati dallo stesso Schopenhauer nel 1851 in una raccolta che conteneva i suoi scritti minori.

Oggi dovrebbero diventare materia di riflessione per chiunque voglia mettersi a tavolino e scrivere un romanzo. Un momento, non per tutti quelli che vogliono scrivere un romanzo. Diciamo per chi non vuole produrre un best seller di vendite, ma un testo che impegni il lettore e gli regali qualcosa per il resto della sua vita. Sto puntando troppo in alto?

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nicola gardini

Nicola Gardini, Per una biblioteca indispensabile

nicola gardiniMi incuriosisce molto il libro di Nicola Gardini, edito da Einaudi. Si intitola Per una biblioteca indispensabile – Cinquantadue classici della letteratura italiana. L’autore ha selezionato appunto 52 classici della letteratura italiana, alcuni mal digeriti nelle lezioni di letteratura a scuola, altri meno conosciuti e li ha commentati.

L’intento è quello di prendere le suddette opere e semplicemente leggerle. Certo, Gardini ha seguito un criterio: ha messo insieme quelle che secondo lui sono le opere della tradizione letteraria italiana che meglio parlano, ci raccontano della mentalità italiana. Opere che si relazionano l’una con l’altra e creano una tradizione. Un’operazione che, in qualche modo, eseguiamo anche tutti noi lettori quando mettiamo in relazione tra di loro i libri che abbiamo letto.

Ora, dopo aver letto alcune pagine dell’introduzione, disponibili sul sito Einaudi e dopo aver scoperto che Nicola Gardini insegna letteratura italiana all’Università di Oxford sono stata tentata di fare un po’ dietro front sull’acquisto del libro.

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Garzanti, la collana di saggi Le forme

Le Forme è una piccola grande collana di saggistica edita dalla Garzanti, caratterizzata dal formato tascabile, un non oneroso numero di pagine ed una semplice e piacevole copertina azzurra. Gli argomenti sono i più disparati, gli autori a volte noti al grande pubblico, altri meno, ma tutti di un certo peso e rilievo.

E’ una collana fatta per chi ama pensare e curiosare anche tra i pensieri degli altri: letteratura, giornalismo, poesia, politica, religione, psicologia. Dato il costo di ogni volume, 11 euro in formato cartaceo, 10 in formato pdf, possiamo permetterci il lusso di scoprire nuovi autori, di rischiare quando non li conosciamo o conosciamo poco dell’argomento.

Tra i titoli pubblicati sino a questo momento vi citerò, ad esempio: Abbé Pierre – Mio Dio… perché?; Haim Baharier – La Genesi spiegata da mia figlia; Ingrid Betancourt – Lettera dall’inferno a mia madre e ai miei figli; Frans de Waal – Primati e filosofi; Paolo Lagazzi – La casa del poeta; Enrico Pedemonte – Morte e resurrezione dei giornali; Barbara Schiavulli – Guerra e guerra; George Steiner – Dieci (possibili) ragioni della tristezza del pensiero; Todorov Tzvetan – La letteratura in pericolo; Andrea Zanzotto e Marzio Breda – In questo progresso scorsoio.

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