emily dickinson gabriella sica

Emily e le altre di Gabriella Sica

emily dickinson gabriella sicaMagari Emily Dickinson non vi è mai piaciuta. Vi piacerà però questo appassionato saggio di Gabriella Sica, che involontariamente mi ritrovo fra le mani (me lo ha prestato un amico). Il tono con cui è scritto supera la venerazione, per addentrarsi nei sentieri dell’amore vero e proprio.

La Sica riprende e ritraduce 56 poesie della Dickinson, come omaggio ai 56 anni vissuti dalla poetessa (Amherst 1830-1886). Ci spiega come sono nate, chi le ha generate. Le sue note biografiche sono davvero trascinanti e ve lo dice una che, pur colpita da questo genere di lirica, non ne è mai rimasta pienamente coinvolta.

Che la Sica sia innamorata di Emily Dickinson è evidente. Non è strano d’altronde, almeno per noi lettrici, ritrovarci completamente “dipendenti” da quelle autrici o da quegli autori che hanno saputo raccontare e intuire i movimenti dello spirito.

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Lo Specchio e Sylvia Plath

Solo pochi giorni fa ho recensito Mirror di Suzy Lee. La lettrice che me lo ha prestato, mentre discutevamo di identità, di specularità, della possibilità di avere un sguardo curioso su se stessi, si è ricordata della poesia omonima di Sylvia Plath.

La Plath è una delle più famose poetesse statunitensi. Nata nel 1932 e morta suicida nel 1963, ottenne un premio Pulitzer postumo, nel 1982.

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Grace Paley, le poesie in Fedeltà di minimum fax

E’ in uscita con minimum fax, nella collana minum classics, Fidelity di Grace Paley. Il volume raccoglie le poesie composte dalla Paley tra il 200 e il 2007. La traduzione è a cura di Paolo Cognetti e Livia Brambilla.

È un diario in poesia che registra la vecchiaia, la malattia, la scomparsa degli amici, quello che resta dell’amore quando la fine si avvicina. Ma come sempre nella scrittura di Grace Paley, il mondo irrompe nell’intimità e nel dolore: si possono allevare nipoti e denunciare nuove guerre, accompagnare vecchie amiche alla tomba giurando di non cancellarle dalla rubrica del telefono, ricordare ai poeti che il loro compito non è mettere insieme rime, ma dare voce a chi non ne ha.

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Poetry attack per l’8 marzo

8 marzo: la poesia cambierà il mondo? Forse no, ma potrebbe svegliare qualche bella addormentata e anche qualche principe azzurro. Una poesia è breve, incisiva, può essere letta anche quando abbiamo poco tempo, può essere letta al volo dal finestrino di un autobus.

Per questo e per tanti altri motivi, si sta diffondendo in rete un’iniziativa cui potete partecipare anche voi lettrici e lettori di Libri e bit. Si chiama Poetry attack e consiste nel portare la poesia, versi che riguardino la donna naturalmente o che siano stati scritti da donne, nelle piazze, nei negozi, in rete. Come?

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