Festival From Page to Screen: dalla pagina allo schermo

Noi di LibrieBit abbiamo già dedicato molti post alla trasposizione cinematografica dei libri perché si sa, anche quando si è amato molto un romanzo e quando si ama la lettura in generale, resistere alla tentazione di guardare la rispettiva opera cinematografica è davvero impossibile. E’ per questo che fino ad ora vi abbiamo presentato molti titoli e, se fino ad oggi ci avete seguiti con fedeltà, avrete sicuramente notato come, durante il confronto tra pagina e schermo, il libro ne esca quasi sempre vincitore.

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Meglio il libro: Il deserto dei tartari di Dino Buzzati

Chi si ricorda Il deserto dei tartari di Dino Buzzati? Chi, soprattutto, è riuscito a leggerlo fino in fondo senza svenire? Scommetto che giace abbandonato nelle librerie di molti di voi lettori e che ancora adesso lo sbirciate di quando in quando, chiedendovi se avrete mai il coraggio di riprenderlo in mano.

Facciamo allora un rapido riassunto per chi non conosce il libro e per chi vuole rinfrescarsi la memoria. Il tenente Giovanni Drogo, poco più che ventenne, viene mandato alla Fortezza Bastiani, che presidia i confini settentrionali del regno. Dinanzi alla fortezza si staglia, appunto, il deserto dei tartari.

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Meglio il libro: Cime tempestose di Emily Brontë

http://www.youtube.com/watch?v=b84eJYx1xyA

Cime tempestose, Wuthering Heights, è il romanzo che rese famosa Emily Brontë, sorella dell’altrettanto dotata Charlotte, autrice di Jane Eyre. Da quando ero bambina ho sentito prendere in giro Catherine che urla il nome del suo amato Heathcliff nella brughiera (non siamo dei sentimentali in famiglia). Nonostante ciò il romanzo e uno dei film che ne sono stati tratti mi hanno regalato delle grandi suggestioni quando ero ragazzina.

La brughiera, l’erica, l’amore tormentato, il mistero. Mistero che se solitamente trova una spiegazione plausibile resta in questa storia quasi sospeso: il piccolo Heathcliff viene adottato dal padre di Catherine. Fisicamente è molto diverso da tutti loro, scuro di pelle, di occhi, di anima. Fino alla fine la storia delle sue origini non verrà svelata mai seriamente.

Catherine e Heathcliff si ameranno e odieranno da subito, suscitando le ire e le invidie di quanti sono loro vicini. Questo amore, se vogliamo, non è mai però abbastanza forte da consentire ai due di superare se stessi per andare l’uno incontro all’altro. Certo sto semplificando.

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Anne Bancroft, Helene Hanff e un giro in 84 Charing Cross Road

84 Charing Cross Road è l’indirizzo di una libreria antiquaria londinese a cui la sceneggiatrice americana Helene Hanff (nota soprattutto per la serie televisiva Ellery Queen) ordinava edizioni di romanzi, saggi e poesie altrimenti introvabili nella sua città.

La corrispondenza della scrittrice con Frank Doel, commesso della libreria, comincia nel 1949 e finisce vent’anni dopo nel 1969. In mezzo, una guerra mondiale e una serie di eventi personali che impedirono ai due di incontrarsi. Doel morì nel 1970 e la Hanff si recò al Londra solo dopo la pubblicazione del libro di cui parliamo oggi.

84, Charing Cross Road raccoglie le lettere che i due si inviarono in vent’anni e sin dalla sua prima pubblicazione ebbe subito un grande successo di pubblico. L’attrice Anne Bancroft, che non ne aveva mai sentito parlare, un giorno, si vide regalare da un perfetto sconosciuto, convinto che le sarebbe piaciuto, la copia del carteggio. Fu così che nel 1987 uscì l’omonimo film, con la stessa Bancroft nei panni di Helene Hanff e Anthony Hopkins in quelli di Frank Doel.

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