Un divorzio in diretta: Un affaire coniugale di Èliette Abécassis

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Raccontereste a tutti la vostra storia d’amore, il suo andare in pezzi, la separazione, l’odio, le bassezze, lo spionaggio, le liti per l’affidamento? Èliette Abécassis lo ha fatto. Certo, ha romanzato un po’ il tutto e cambiato alcuni dettagli, ma la storia di Un affaire coniugale è la sua.

I sentimenti della protagonista, Agata, sono i suoi. Dopo anni di matrimonio scopre per caso il tradimento, legge nero su bianco, sul cellulare, su Facebook, i messaggi tra il marito e la sua amante. Dall’amore passa all’odio viscerale e ingaggia un investigatore privato che raccolga le prove, in modo da ottenere una separazione per colpa.

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perfezione julie metz

Perfezione, Storia di un tradimento di Julie Metz

perfezione julie metzLa storia, a pensarci bene, non è poi tanto originale: una donna scopre che suo marito la tradiva da anni e si mette a caccia delle amanti. La differenza con i romanzi che di solito leggiamo, però, è che questa è una storia vera.

Tutto quello che leggerete in Perfezione – Storia di un tradimento è accaduto alla sua autrice Julie Metz. Naturalmente i nomi delle persone coinvolte, eccezion fatta per il suo, sono stati cambiati, così come alcuni dettagli.

In pratica, Julie vive un matrimonio fatto di alti e bassi, ma che non ha mai messo in discussione. Soprattutto, è convinta di conoscere bene Henry, suo marito, scrittore, amante dei viaggi e della buona cucina. Scoprire le sue relazioni extraconiugali non sarà soltanto doloroso, ma porterà Julie a compiere un viaggio alla scoperta di se stessa.

Questa scrittrice, che ha osato rivelare ai quattro venti la sua storia, porta noi lettrici, tradite o meno, a confrontarci con una serie di interessanti domande: chi sono io senza mio marito? Devo sacrificare il mio lavoro per lui? Che diritti ho all’interno del rapporto? Perché mi sono sposata?

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waris dirie fiore deserto

Libri di storie vere: vi piacciono?

waris dirie fiore desertoTemo che i miei primi libri di storie vere, quelli che poi mi hanno condotta dritta dritta a leggere, Fiore del deserto, la biografia della modella Waris Dirie, edizioni Garzanti, siano state le storie dei santi. Lo so, oggi molti sostengono che alcuni dettagli in certe agiografie siano stati, come dire, amplificati, un po’ ritoccati. Per me, però, che ero una ragazzina curiosa erano tutte vere.

Perciò leggevo attratta e inorridita storie di donne a cui veniva strappato il seno, uomini torturati, infilzati, messi a testa in giù, bambini morenti felici di morire perché stavano per incontrare Dio e via dicendo.

Non vorrei urtare la sensibilità di nessuno, quindi vi spiego subito che non mi interessa discutere la veridicità dei racconti, ma la capacità che avevano e hanno tutt’ora di attrarre la nostra attenzione.

Torniamo dunque a noi. Mi rendevo conto che leggere simili biografie mi procurava dolore e spavento più che leggere i romanzi, anche i più terribili. Eppure avevo come la sensazione che fosse un dolore giusto, legittimo, perché in qualche modo condividevo (avevo l’illusione di condividere) la vita di queste persone. Mi sembrava anche di emendarmi. Insomma, ero stata così fortunata che dovevo espiare anche se solo in minima parte la mia colpa. Facciamo ora un salto di vent’anni.

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