Vagina: iTunes censura il libro di Naomi Wolf

Che sia troppo esplicito o volgare, Vagina è il titolo del nuovo libro di Naomi Wolf, un’opera distribuita sull’iTunes Store e messa in vendita come qualsiasi altro romanzo presente sulla piattaforma. Peccato, però, che il titolo dell’ultima opera della scrittrice abbia subito una piccola censura. Vagina, infatti, ha fatto la sua comparsa come “V****a”, una consonante e una vocale intervallate da quattro asterischi, simboli amati dai censori che, pregni di pudore, eliminano caratteri sgraditi all’opinione pubblica e al servizio di cui si occupano.

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vaticano censura libro suora coppie gay

Vaticano censura libro di una suora su coppie gay

vaticano censura libro suora coppie gayLa censura può colpire in diversi modi. Uno dei tanti è quello di ritenere inaccettabile per un determinato fine dei concetti: comportamento che porterà la categoria di riferimento degli stessi più incline al rifiuto del libro. Possiamo definire in questo modo la “non accettazione” da parte del vaticano del libro Just love, scritto da Suor Margaret A. Farley, nel quale si affrontano temi come l’omosessualità e la masturbazione.

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George Bush: la sua biografia in Cina è una versione pirata

Il lancio della biografia dell’ex Presidente degli Stati Uniti era già stato programmato quando, all’improvviso e senza stupore, ecco fare la comparsa una versione pirata cinese. Il memoir dell’ex Presidente, Decision Points, è entrato così nelle mani nemiche (e anche molto curiose) di chi ha avuto l’idea di distribuire le pagine inedite che nel territorio cinese non avrebbero forse mai visto la luce. Da quanto si legge in un editoriale, le pagine distribuite senza alcuna autorizzazione riguarderebbero la questione in Tibet, un passaggio storico molto delicato in Cina, tanto da essere considerato taboo ed estromesso da ogni riflessioni editoriale e giornalistica. Il libro, la cui distribuzione ufficiale era stata programmata per martedì prossimo, ha visto la diffusione non autorizzata già da una settimana. Musi lunghi e denunce? Non esattamente. La reazione, stranamente sottotono, alla versione privata è stata accolta con bizzarra tranquillità tanto da aver fatto pensare a una trovata pubblicitaria appositamente creata per spingere i lettori ad acquistare il libro e confrontarlo poi con una delle versioni integrali in vendita (i blogger cinesi giurano di aver visto venditori ambulanti vendere la copia a soli 10 renminbi (un euro circa). 

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statua libri

La censura dei libri in Italia: che ne pensate?

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Qualche giorno fa Valentina ha affrontato la scottante questione del boicottaggio dei libri israeliani in Scozia. Diciamo la verità: di fronte ad episodi del genere o quando pensiamo ai libri che venivano messi all’indice e bruciati, noi italiani pensiamo che per fortuna ne siamo fuori.

In Italia ci sono tante cose che non vanno, ma davvero non siamo vittime, anche intellettualmente parlando, di questo genere di crimini. In realtà, mentre riflettevo sulla questione, ho pensato che non sono così sicura che le cose stiano davvero così.

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