elogio del fallimento

Elogio del fallimento, di Massimo Recalcati

elogio del fallimentoCi sono temi ed autori che nel mio ultimo anno da lettrice mi si presentano costantemente, quasi a volermi costringere a riflettere su un dato argomento in modo diverso. Uno di questi autori è Massimo Recalcati ed uno dei temi di cui parlo è l’anoressia.

Del primo mi era stato consigliato il saggio Cosa resta del padre e per quanto riguarda il tema dell’anoressia, mi ci ero imbattuta seguendo il percorso della filosofa e scrittrice Michela Marzano.

In Elogio del fallimento, che raccoglie interventi ed interviste inediti tenuti dallo psicoanalista lacaniano dal 98′ al 2011, ho ritrovato una interessante lettura della società odierna, della figura del padre, del significato del corpo, del valore e del significato di anoressia e bulimia, considerati non come una malattia in sé, ma un sintomo oltre il quale muoversi, se si vuole veramente arrivare ad una soluzione/guarigione.

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recalcati cosa resta padre

Cosa resta del padre, di Massimo Recalcati

recalcati cosa resta padreDa qualche anno il padre è tornato ad essere centrale nella riflessione collettiva. Cercando di ridare dignità al proprio ruolo, molti giovani padri hanno intrapreso un cammino di letture, romanzi e saggi, che non li classifichi come “mammi” o come surrogati della figura materna.

Ripensare la paternità, però, non è cosa facile, e non solo perché la letteratura più vasta è quella sul rapporto madre-bambino (dato di fatto cui il giornalista Maurizio Quilici ha cercato di ovviare con il suo Storia della paternità), ma anche perché confrontarsi con “il padre” è un processo doloroso.

In qualche modo, la madre è una figura che resta, anche dopo la sua scomparsa. Il padre, invece, va affrontato e superato. Sto forse parlando per stereotipi ed è per questo che sto trovando molto interessante il saggio di Massimo Recalcati. In Cosa resta del padre, l’autore, psicoanalista lacaniano, ci presenta, anche attraverso la storia del cinema e della letteratura, una paternità dai tratti ancora non precisi, una paternità in fase di cambiamento.

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crepuscolo idolo onfray

Crepuscolo di un idolo di Michel Onfray

crepuscolo idolo onfrayHa fatto e farà ancora discutere questo saggio del filosofo francese Michel Onfray. Premessa doverosa: non ho letto Crepuscolo di un idolo, considerato da molti ormai un classico, un testo necessario per smontare la religione dei freudiani. Perciò, la riflessione che segue è più che altro una riflessione sulla risonanza che ha avuto a livello internazionale.

Procediamo con ordine: Onfray si mette di buzzo buono a smontare non solo le teorie di Freud, ma Freud stesso, come personaggio e punto di riferimento di generazioni di psicologi e psicoanalisti.

Analizzandone le teorie, ma anche i carteggi, la biografia, le testimonianze di chi lo conobbe Onfray svela le contraddizioni insite nella sua opera, gli errori interpretativi, la non-possibilità di guarigione per chi si affida alla terapia psicoanalitica e via dicendo. La domanda, la mia domanda, è: dov’è la novità?

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puer aeternus hillman adelphi

Puer Aeternus di James Hillman

puer aeternus hillman adelphiQuesto piccolo libro di James Hillman, psicoanalista junghiano, saggista e filosofo, andrebbe letto da tutti o quasi tutti i quarantenni che conosco. Dando per scontato che arrivati ai quaranta, in generale, ci si comincia a confrontare con la figura paterna da adulti (anche se spesso adulti feriti e sofferenti).

Puer Aeternus, edizioni Adelphi, è un saggio in due parti. La prima, Tradimento, affronta il rapporto padre figlio dal punto di vista del puer, del figlio e del tradimento che subisce da parte della figura che dovrebbe invece sostenerlo e proteggerlo.

Cosa ci succede dentro quando ci viene tolto qualsiasi appoggio, anche violentemente, quando la fiducia che avevamo riposto in nostro padre, e non solo, viene tradita e ci troviamo a terra doloranti e stupiti di quello che è accaduto? Come affrontare il tradimento? Può il perdono essere davvero una strada che da pace?

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