Anna Karenina

Anna Karenina di Lev Tolstoj

Anna Karenina

All’indomani della notte degli Oscar, vi parliamo di un libro la cui versione cinematografica ha vinto una statuetta; si tratta di Anna Karenina, l’immenso romanzo dello scrittore russo Lev Tolstoj, trasposto al cinema nel film omonimo con la regia di Joe Wright e con l’attrice Keira Knightley nei panni dell’eroina tolstoiana.

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Presentazione del romanzo “Il tempo delle donne”

E’ uscito finalmente anche in Italia uno dei romanzi che più ha appassionato i lettori russi tanto da aggiudicarsi nel 2009 il Russian Booker Prize, il più importante premio letterario russo che ogni anno si preoccupa di premiare le voci più interessanti della letteratura postsovietica. Il tempo delle donne ci porta a Leningrado nei primi anni Sessanta dove ancora aleggiava nelle case e nelle piazze la presenza di Stalin, un’atmosfera di terrore, paura e incertezza. Tra tutti i russi, la scrittrice racconta la storia di Antonina, giovane operaia che da poco ha scelto di trasferirsi in città per lavorare in una fabbrica e che presto dovrà badare anche a un piccolo uomo che sta crescendo nel suo grembo. Anotnina si ritrova infatti incinta di un uomo con cui la donna ha solo trascorso una notte e che la abbandona poiché non dimostra alcuna intenzione di volersi prendere cura del piccolo. L’unico che si interessa alla difficile situazione della donna è lo Stato che le assegnerà un alloggio in coabitazione dove già vivono tre anziane donne che si prenderanno cura di lei aiutandola a partorire. 

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Classici russi: meno difficili del previsto

http://www.youtube.com/watch?v=ZXsbl_FMTpQ

Parlavo ieri di Anna Karenina con mio marito. In casa siamo molto rispettosi dei luoghi comuni sulla lettura, perciò io leggo per lo più romanzi e lui saggi. L’unico romanzo cui ha mostrato qualche interesse è I fratelli Karamàzov di Fëdor Michajlovič Dostoevskij.

Non è un caso. Dostoevskij viene citato in molti volumi di filosofia per le complesse questioni affrontate nei suoi romanzi e per il famoso capitolo de I fratelli Karamàzov intitolato Il grande inquisitore. Qui l’autore immagina un Cristo che, tornato sulla terra, viene nuovamente imprigionato e condannato a morte, perché il suo messaggio rende gli uomini liberi e quindi non gestibili da un potere autoritario.

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