Vito Mancuso - Obbedienza e libertà

Obbedienza e libertà di Vito Mancuso

Vito Mancuso - Obbedienza e libertàObbedienza e libertà raccoglie alcuni brevi saggi di Vito Mancuso che hanno in comune una riflessione sulla ricerca e sul significato della verità. Tra gli altri, ci sono capitoli sul cardinal Martini, sull’Inquisizione, sul primato della coscienza, sulla laicità, sul dialogo tra le religioni.

L’amica che me lo ha regalato, sa che ho recensito alcuni testi della collana Campo dei fiori, diretta da Mancuso per la Fazi e di cui Obbedienza e libertà è uno dei titoli di punta. Passandomi il pacchetto regalo mi ha detto: questo libro sei tu.

Ho capito sin dalle prime pagine quello che intendeva dire. Vito Mancuso, a prescindere dall’essere o meno d’accordo con alcune sue posizioni, ha il grande merito di aver riaperto il dibattito sulla libertà di coscienza dei credenti.

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Alberto Maggi - Versetti pericolosi

Versetti pericolosi di Alberto Maggi

Alberto Maggi - Versetti pericolosiQuali sono i versetti pericolosi di cui parla Alberto Maggi? Quelli in cui Gesù perdona un’adultera e ne evita la lapidazione. Storia che conosciamo praticamente tutti, ma che venne messa al bando nella redazione dei vangeli perché troppo scandalosa:

Il facile perdono concesso alla donna, senza pretendere almeno il suo pentimento, era intollerabile, e poteva mettere a rischio la stabilità coniugale. Le comunità rifiutavano questo brano del vangelo di Luca e lo toglievano dai loro vangeli, come testimonia Agostino: «alcuni di fede debole, o piuttosto nemici della fede autentica, per timore, io credo, di concedere alle loro mogli l’impunità di peccare, tolgono dai loro codici il gesto di indulgenza che il Signore compì verso l’adultera, come se colui che disse “d’ora in poi non peccare più” avesse concesso il permesso di peccare».

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ciò che credo

Hans Küng, Ciò che credo

ciò che credoRegalare un saggio di teologia per Natale? Perché no. Volendo, è un testo più che appropriato. Soprattutto se porta la firma del contestatissimo da tanti, e punto di riferimento per molti altri, teologo Hans Küng.

In ciò Ciò che credo, Küng risponde ad una domanda personale che gli viene posta e cioè, al di là dei saggi ufficiali da lui composti, quale sia il suo credo personale, su cosa si fondi la sua spiritualità.

Per rispondere, Küng racconta il suo percorso spirituale, attraverso le prime domande, le prime certezze raggiunte e poi subito rimesse in discussione.

Devo precisare che a Kung, classe 1928, la Congregazione per la dottrina della fede ha revocato, nel 1979, il permesso ad insegnare teologia cattolica. Il che, per molti lettori, lo so, è sicura indicazione di trovarsi di fronte ad un pensatore quanto meno interessante.

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Ratzinger contro Fox: ai posteri l’ardua sentenza?

matthew fox faziAlla fine mi sono decisa e mi sono lanciata nella lettura di In principio era la gioia, di Matthew Fox, che vi avevo segnalato a maggio. Devo ammettere che, pur non essendo un libro per tutti, è scritto in modo sorprendentemente semplice. Concetti teologicamente complessi sono spiegati e chiariti con un linguaggio accessibile a molti e non è davvero poco per un volume che ha determinato così tante reazioni nella Chiesa Cattolica.

Personalmente, lo consiglierò a tutte quelle persone con cui spesso da cattolici o ex cattolici abbiamo intavolato lunghe conversazioni sulla dottrina ufficiale, sul clima cupo, sul terrore ispirato nei fedeli dagli esorcismi, dalla tentazione cui siamo esposti costantemente, dall’incerto futuro della nostra anima, che questo Dio d’amore potrebbe sprofondare in una dimensione di dolore senza fine.

Per non parlare poi dei sensi di colpa per essere così fallibili, peccatori, umani e nel caso della categoria cui appartengo, donne (ovvero quelle che se l’intendevano con il serpente e che continuano a indurre al peccato l’altrimenti santificabile uomo). Da questo punto di vista Fox mi ha sorpreso, avendo come riferimento per le sue riflessioni anche diverse teologhe e mistiche.

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