Premio Strega, in edicola le opere vincitrici

Questa sera si saprà finalmente chi avrà conquistato il Premio Strega 2011.  Tra le onorificenze più ricercate in campo letterario, questo riconoscimento è stato caratterizzato quest’anno dalla mancanza di titoli, per ammissione della giuria, veramente forti e caratteristici. Nell’attesa va segnalata un ottima iniziativa del Sole24ore che punta a espandere la conoscenza dei titoli ad essi legati allegandoli al quotidiano.

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Premio Strega 2011, presentata rosa libri in concorso

Ieri è stata presentata ufficialmente la rosa dei 12 candidati al Premio Strega 2011,  giunto alla sua 65° edizione.  L’incontro di presentazione, come sempre avvenuto a Benevento, ha dato modo ai presenti di conoscere gli autori, con l’aiuto del giornalista Paolo Gambescia, questa volta impegnato nel ruolo inedito di presentatore.

Il teatro San Marco ed i suoi astanti hanno potuto quindi entrare in contatto con coloro che si stanno anche questo anno contendendo il prestigioso premio.

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Recensione di Stabat Mater, Tiziano Scarpa

Vincitore del Premio Strega 2009, Stabat Mater, romanzo di Tiziano Scarpa celebra l’arte musicale, grande passione dello scrittore. Attraverso la musica e un grande personaggio della storia artistica italiana, Tiziano Scarpa racconterà la storia di Cecilia, orfana lasciata alle cure delle suore dell’Ospedale della Pietà di Venezia, orfanotrofio della bella città veneta e domicilio, fin dalla nascita, della giovane donna. La solitudine, e un crescente senso di non appartenenza, covano dentro il petto di Cecilia un forte odio per la madre, una donna sconosciuta, alla quale la ragazzina scrive segretamente ogni sera: “Voi non mi avete partorita facendomi uscire dal vostro corpo, ma infilandomi in questo edificio”. I giorni dentro l’orfanotrofio scorrono uguali, tutti scanditi dal talento musicale della giovane, scoperto in tenerà età, coltivato giorno dopo giorno e affinato attraverso le corde di un violino, strumento musicale e insieme voce dell’adolescente.Attraverso la musica, dettata da un vecchio prete dell’orfanotrofio e della chiesa cittadina, Cecilia proverà ad esprimere se stessa e a ribellarsi al destino al quale, senza poter scegliere, è stata indirizzata ossia quello di attendere che la madre torni per salvarla e riportarla a casa o che, scelta da un facoltoso signore, la ragazzina possa trovare marito e vivere finalmente una vita come quella di tutte le suo coetanee.

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