Jodi Picoult, Le case degli altri. In libreria dal 1 giugno

jody picoult case altriJodi Picoult, autrice di legal thriller, che secondo molti ha addirittura superato in bravura John Grisham, è conosciuta al grande pubblico per La custode di mia sorella. Pubblicata in Italia da Corbaccio, ha poi continuato ad affascinare i suoi lettori con Il colore della neve, Senza lasciare traccia, Diciannove minuti (anche in edizione TEA), Un nuovo battito e La bambina di vetro.

Il primo giugno esce anche da noi il suo nuovo romanzo Le case degli altri, storia di Jacob, adolescente dotato ma affetto dalla sindrome di Asperger (una variante dell’autismo) e di suo fratello Tom. Jacob ha una passione per i casi giudiziari e spesso si rende utile alla polizia. Tom non fa altro che spiare le famiglie che invidia per la loro normalità. Finché un giorno gli atteggiamenti tipici di Jacob, la sua incapacità di guardare le persone negli occhi, le sue manie vengono interpretati come indizi di colpevolezza per il recente omicidio della sua insegnante.

Se volete conoscere meglio Jodi Picoult vi rimando al suo sito internet. Di lei vi dico solo, brevemente, che è del 1966, è sposata, ha tre bambini e ha scritto numerosi romanzi prima di essere notata ovunque con La custode di mia sorella. Per quanto riguarda il suo nuovo romanzo, visto che è balzato in cima alla classifica del New York Times e che mi incuriosisce la storia dei due fratelli, cercherò di leggerlo in modo da farne una recensione approfondita.

Nel frattempo, voi lettori di Libri e Bit fatevi sentire (so che siete dei veri esperti in questo campo): vi piacciono i legal thriller? Chi è il vostro autore preferito? Pensate anche voi che Jodi Picoult abbia ormai superato il maestro Jon Grisham? Quale dei libri di questa autrice vi ha colpito di più e quale consigliereste, per cominciare, a chi non conosce né lei né questo genere letterario?

1 commento su “Jodi Picoult, Le case degli altri. In libreria dal 1 giugno”

  1. Jodi Picoult è nota soprattutto per il romanzo La Custode di mia Sorella che purtroppo non ho letto ma girovagando in rete, mi sono accorta che i due libri hanno alcune cose in comune.
    A cominciare dallo stile, anche in questo caso, siamo davanti ad un romanzo corale ovvero l’autrice da voce a turno ai diversi protagonisti della storia in modo da far conoscere al lettore i punti di vista di tutti quelli coinvolti (sono pochi).
    Per quanto riguarda i personaggi, ci sono due fratelli: Jacob affetto da un disturbo pervasivo dello sviluppo (Sindrome di Asperger) e un fratello che non ottenendo la giusta dose di attenzione manifesta il disagio con atti di effrazione in case dove sogna la famiglia che avrebbe voluto avere e rubando piccoli oggetti. Una madre che ama entrambi i suoi figli ma ha più attenzioni per Jacob. Poi c’è l’avvocato che si prende a cuore la vicenda di Jacob, rappresentandolo in tribunale ed infine, il poliziotto. L’autrice però ha messo ben in chiaro che la storia è quella di Jacob pertanto è soprattutto il suo punto di vista a prevalere.
    Anche stavolta, la tematica trattata fa molto discutere, si tratt della Sindrome di Asperger. Non posso dire con assoluta certezza se Jacob sia effettivamente un personaggio credibile. Di sicuro la Picoult si è senza dubbio documentata ma lascio agli esperti pronunciarsi su questo punto.
    L’autrice è riuscita anche a trasmettere l’inquietudine di una madre che si ritrova da sola a cercar di dare al proprio figlio la possibilità di vivere una vita normale.
    Jacob presenta numerosi sintomi: scarsa sensibilità, interazioni con i coetanei difficile, nessuna conoscenza delle convenzioni sociali, voce strana, linguaggio pedante, tendenza a prendere i commenti alla lettera, ipersensibilità alle luci, non sopporta il contatto umano, evita il contatto visivo, interessi ossessivi e circoscritti, amante della routine e molto molto intelligente.
    Nonostante sia un volume corposo, la storia è scorrevole e ha un buon ritmo. Non manca il risvolto romantico e il mistero da risolvere, forse il finale potrebbe risultare deludente per qualcuno e anche per il titolo, io avrei preferito: Le regole della casa.
    Un interessante romanzo che vi farà riflettere su come nonostante le incomprensioni e le avversità, una famiglia resta sempre unita.

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