Marcello Simoni

“L’abbazia dei cento delitti” di Marcello Simoni è per me come un ritorno a casa. L’effetto che provoca è sempre lo stesso e seppur nessuna novità sembra effettivamente saltare fuori alla lettura, come altro capitolo della Codice Millenarius Saga, questo romanzo di certo non delude.

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Se vi aspettavate qualcosa di “nuovo” nel vero senso della parola, con “L’abbazia dei cento peccati” di Marcello Simoni, è inutile dirvi che avete sbagliato totalmente indirizzo. E non ve lo sto dicendo perchè delusa dal libro, ma semplicemente perchè così è con questo autore: i tempi e le trame… si assomigliano tutte.

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Quando si tratta di medioevo o rinascimento Marcello Simoni è una certezza, inutile prenderci in giro. E questo anche nonostante i suoi piccoli difetti, che di solito non rovinano la bellezza della lettura delle sue storie. Con “L’isola dei monaci senza nome” ha confermato ancora una volta questo assunto.

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“La biblioteca perduta dell’alchimista“, di Marcello Simoni, è in pratica quello che potremmo definire il sequel de “Il mercante di libri maledetti“. Questo fattore ne influenza in qualche modo il racconto? La risposta vi sorprenderà: più che altro influenza il lettore nella lettura dell’opera.

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