Sex and the Vatican di Carmelo Abbate: la recensione

sex and the vaticanHo letto Sex and the Vatican di Carmelo Abbate, edito da Piemme e presentato nei giorni scorsi su Libri e Bit da Valentina. Le prime pagine dell’inchiesta lasciano perplessi. Insomma, che senso ha descrivere dettagli a volte davvero scabrosi e imbarazzanti?

In fondo, siamo davvero stupiti che molti sacerdoti diano sfogo alle loro pulsioni sia etero che omo? Certo che no, sono storie che molti di noi conoscono da tempo. Io stessa ho amici che hanno lasciato il sacerdozio per amore di una donna e ho conosciuto preti molestatori sia in un campo che nell’altro.

Perché allora leggere Sex and the Vatican? Perché Abbate ha fatto davvero un bel lavoro. Intanto siamo di fronte ad un’inchiesta documentata (filmati, indirizzi, nomi e cognomi). In secondo luogo, Carmelo Abbate incuriosito e anche un po’ stravolto dalle sue scoperte decide di analizzare il fenomeno in modo completo.

Cerca di scoprire quale sia la situazione dei sacerdoti in Europa, negli Stati Uniti, in Africa, insomma fuori dall’Italia (l’unico stato forse a non aver cercato di quantificare il disagio provato o inflitto dai sacerdoti a se stessi e al prossimo).

Ne emerge un quadro desolante, soprattutto per quanto riguarda i figli illegittimi di molti sacerdoti e il modo in cui questi padri se ne disinteressano (pur mantenendoli a volte per molti anni).

Il vero scandalo, in tutta la faccenda, non è che ci siano preti fuori di testa accanto a quelli davvero in crisi o che ci siano donne dipendenti dalla figura autorevole del sacerdote accanto a quelle innamorate di un uomo dilaniato dai sensi di colpa.

Il vero scandalo è che la Chiesa, pur di non perdere terreno, ignora il fenomeno. Mette, diremmo, delle pezze per coprire quello che ormai non è più uno strappo, ma una lacerazione profonda al suo interno.

Ci sono uomini che andrebbero curati, perché fanno del male (non parliamo di pedofilia, fenomeno che il giornalista ha deciso di non trattare), poi ci sono uomini e donne che, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, si sentono soli e vivono male la loro sessualità.

Ci sono suore molestate e violentate dai preti. Suore che subiscono in silenzio perché credono sia loro dovere obbedire. Insomma qui siamo di fronte ad una Chiesa sorda, cieca e, peggio, complice. Per quanto mi riguarda niente di nuovo. Se non ci credete date un’occhiata al libro Misteri del chiostro napoletano. Non credo però sia così per tutti.

Il libro di Abbate diventa perciò un ottimo punto di partenza per condurre una riflessione sul rapporto tra la Chiesa istituzionale e la chiesa del popolo di Dio. Come direbbe Don Gallo, è ora che la prima colga l’urgenza di cambiamento e di rinnovamento che parte dalla seconda. Non potrà che venirne fuori qualcosa di buono.

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