Romanzi sul cellulare: li leggereste?

Chissà se si parlerà di romanzi per cellulari durante E-book Lab Italia, la manifestazione nazionale che si occuperà di editoria digitale a Rimini dal 3 al 5 marzo 2011.

Pare che in Cina quella che a noi europei appare adesso come una vera e propria follia sia invece una consuetudine: ben 25 milioni di lettori, stando a quello che leggo su Video racconti di viaggio.

Pare che anche il Giappone sia stato conquistato dalla stessa moda e che una delle autrici più scaricate sia una sacerdotessa buddista di 86 anni.

Ora, noi siamo ancora qui a chiederci se sia lecito saltare alcune pagine di un romanzo particolarmente lungo e descrittivo o impegnarsi a non saltare neanche una riga, figuriamoci rinunciare alla narrazione in sé.

Perché, diciamolo, qui si tratta o di cambiare il significato della parola romanzo e della parola racconto o di reinventare le modalità narrative per poter inventare dei testi adatti solo alla lettura via telefono cellulare.

Considerando che io uso le funzioni minime del cellulare, posso riuscire ad immaginare ma non certo a comprendere fino in fondo la portata di una simile innovazione.

Il fatto è che non riesco a togliermi dalla mente come verrebbero adattati per la lettura sul cellulare I fratelli Karamazov, a cominciare dal titolo: i frat kar?

E’ più facile immaginare come i nuovi scrittori per telefonini possano ri-descrivere e reinterpretare i drammi dell’esistenza e della fede. O forse no.

Photo Credits | Merete

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