Roberto Saviano accusato di plagio?

roberto saviano accusato plagioParlare di libri ci porta spesso ad interrogarci sugli scrittori anche a prescindere dai loro testi. Roberto Saviano, autore di Gomorra e di numerosi programmi d’inchiesta ci ha finora intrattenuto sempre con sagacia e competenza. Qualche giorno fa ha debuttato insieme a Fabio Fazio in “Quello che non ho”. E qui nasce il problema. Per lui, molto elegantemente e va sottolineato, arriva una accusa di plagio.

Più che di un’accusa si potrebbe parlare di un modo molto elegante con il quale un altro scrittore, Giampiero Rossi autore de “La lana della salamandra” ed Amianto, fa notare come buona parte dei monologhi recitati dallo scrittore siano provenienti proprio dalle suddette opere. Libri che riguardano la situazione Amianto nel nostro paese e su un tema molto caro a Rossi e non solo a Saviano ed ai suoi lettori.

C’è chi passa direttamente per le vie legali e c’è chi come Giampiero Rossi decide di avvalersi della comunicazione diretta tramite i in media.  Una scelta dettata ad ogni modo da un basso profilo: non vi sono accuse da persona che si sta “strappando i capelli” per l’onta subita, quando un deluso approccio da parte di un autore che senza dubbio stima Roberto Saviano e che proprio per questo motivo non riesce a comprendere il perché di un “furto” del genere senza nemmeno una parola di ringraziamento.

Difficilmente può passare come “citazione” giacché l’autore è stato tutt’altro che citato. E diciamola tutta: quando si tratta di un libro inchiesta poi il boccone è ancora più difficile da mandare giù. La narrativa deve certo avvalersi di determinate informazioni, ma il tutto può risolversi con ricerche da biblioteca. Quando si parla di un’inchiesta invece, il lavoro alla base è così capillare e personale che se si deve “essere citati” è bene che il nome dell’autore si senta e forte.

Saviano, cosa combini?

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