“Il grande Gatsby” diventa un videogame per giocare online

Se vi sentite tanto nerd e, allo stesso tempo, tanto intellettuali, allora non vi resta che provare il nuovo videogioco che sta tenendo tutti incollati allo schermo da giorni. E’ uscita infatti la versione per Nintendo di uno dei più grandi capolavori della letteratura americana del Novecento, “Il grande Gatsby”. Il romanzo di Francis Scott Fitzgerald è finito online sotto forma di 8 bit, e per giocarci basta collegarsi al seguente sito http://greatgatsbygame.com/.

A quanto pare, lo sviluppatore e co-creatore Charlie Hoey avrebbe comprato per soli 50 centesimi, in un mercatino di San Francisco, una cartuccia NES del gioco The Great Gatsby, fino ad allora sconosciuto. Dopo averci giocato per circa venti minuti, è rimasto così soddisfatto che ha deciso di condividere online il videogame. Sarà veramente andata così? Resteremo nel dubbio. Tuttavia, Hoey ha pubblicato sul sito anche la scansione dell’autentico libretto di istruzioni, come prova della veridicità della storia.

Ma in cosa consiste il gioco?

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I diritti del lettore di Pennac. Nono, il diritto di leggere a voce alta

Durante le famigerate ore di italiano, famigerate a causa della nostra professoressa, speravo sempre che chiedesse a me di leggere i brani che avremmo analizzato durante la sua lezione. Leggere a voce alta e contemporaneamente comprendere bene un testo non è sempre facile, però è elettrizzante.

All’università ho letto praticamente tutto l’Otello a voce alta, camminando per la casa e declamando il testo in lingua originale. I personaggi prendevano forma, così come le emozioni. Non era tutto nella mia testa: la rabbia di Otello e lo strazio di Desdemona avevano un corpo e si muovevano da una stanza all’altra come fantasmi appena evocati.

I reading, ovvero ascoltare direttamente dall’autore i suoi versi o un brano del suo ultimo romanzo sono davvero emozionanti. Se poi chi legge ha anche una buona dizione e una buona pronuncia è come se ti facessero un massaggio al cervello. Dite che sto esagerando?

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Mondadori ed Adobe: è accordo

E’ un momento di fermento per l’editoria, specialmente per ciò che riguarda la sua versione digitale. Gli ebook rappresentano la nuova frontiera, il nuovo modo di fare letteratura.

La Mondadori ha appena concluso con l’Adobe un accordo che consente alla stessa ed alle altre case editrici del gruppo, tra le quali figurano  la Giulio Einaudi Editore, la Sperling & Kupfer e la  Piemme, di utilizzare le tecnologie della nota casa di programmazione per realizzare i propri libri digitali.

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Intervista a Luca Lorenzini, direttore di “Romanzi Brevi”

Se amate scrivere e bazzicate spesso su Facebook conoscerete sicuramente il gruppo Romanzi Brevi, un luogo virtuale in cui tutti gli scrittori di romanzi (di una lunghezza non superiore ai 300 caratteri) possono inviare le proprie mini opere e conoscere altri scrittori (aspiranti, esordienti e più o meno noti) per condividere con loro sprazzi letterari e pensieri in formato micro.

Incuriositi da questo originale gruppo, e dal trend sempre più collaudato di scrivere opere in mini formato, abbiamo contattato il membro fondatore, Luca Lorenzini, che ci ha gentilmente concesso un’intervista per raccontarci, e raccontarvi, il suo originale e ammirevole progetto letterario (http://www.facebook.com/romanzibrevi).

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La casa editrice Neri Pozza non partecipa ai premi letterari

Negli ultimi anni i premi letterari italiani più importanti suscitano le stesse reazioni che suscita Sanremo. C’è chi sostiene che le vittorie siano pilotate e scontate, chi invece ancora punta sugli autori e sui romanzi che hanno vinto per decidere cosa leggere in quel preciso periodo.

Dopo qualche perplessità e un po’ di letture, sono giunta alla personalissima convinzione che o davvero non sono trasparenti o alcune vittorie non sono poi chiarissime, ma potrebbe anche essere semplicemente questione di gusti.

Malgrado il mio scetticismo, sono rimasta comunque molto sorpresa quando ho scoperto che la casa editrice Neri Pozza, che ho sempre apprezzato, ha annunciato pubblicamente che non concorrerà mai a nessun premio.

Questo il comunicato ufficiale presente sul sito della casa editrice, che annuncia la decisione, motivandola con motivazioni forti e tono piuttosto deciso:

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Justin Bieber arriva ad aprile in libreria

Justin Bieber, idolo delle folle, sbarca sullo scaffale di tutte le librerie con il libro “Justin Bieber. La vita , le canzoni ed i sogni della voce più bella della musica pop”.

Edito dalla Castelvecchi che in termine di vendite rischia davvero di aver centrato il bersaglio, il tomo sarà in vendita in Italia dal prossimo aprile. Idolo delle teenager, il giovane sedicenne canadese sembra trasformare in oro tutto ciò che lo riguarda. Ed il libro di Chas Newkey-Burden non sarà da meno.

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Una mostra dedicata ai capolavori della letteratura italiana

Dal 22 febbraio al 03 aprile 2011 avrete la possibilità di ammirare, al Palazzo del Quirinale a Roma, una mostra inedita sui capolavori autografi della letteratura italiana. In occasione delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, verranno esposti i manoscritti originali dei più importanti protagonisti della nostra tradizione letteraria, tra cui “La Divina Commedia” di Dante Alighieri, “Il Decamerone” di Giovanni Boccaccio, “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, “La Gerusalemme conquistata” di Torquato Tasso, “L’Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto, “L’Infinito” di Giacomo Leopardi, con la presenza della critica desanctisiana.

Filo conduttore della mostra è proprio il manoscritto autografo “Storia della letteratura italiana” di Francesco De Sanctis: attraverso il lascito documentale del grande critico e storico del XIX secolo, rimasto finora inedito nella biblioteca privata della famiglia, si renderà omaggio alla lingua e alla letteratura italiana e alle radici culturali del nostro paese.

La mostra, curata da Giorgio Ficara, Louis Godart e Luca Marcozzi, sarà allestita nella Sala delle bandiere del Quirinale, con teche espositive speciali e apparati multimediali, che permetteranno approfondimenti sul contenuto attraverso installazioni interattive. Su uno schermo touch screen, ad esempio, verranno proposti anche dei quiz con i quali testare il livello di conoscenza delle letteratura italiana.

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Libri e Bit intervista Licia Troisi. Parliamo di: politica, nuovi progetti, editoria digitale

Licia Troisi, scrittrice fantasy di fama internazionale, non ha quasi più bisogno di presentazioni. Con la saga del Mondo Emerso e con quella de La ragazza drago ha raggiunto un pubblico davvero vasto ed eterogeneo in quanto ad età e cultura. Dottoranda in astrofisica, scrittrice, madre, donna impegnata, attraverso il suo blog, nel commentare gli scottanti temi della realtà italiana, Licia ci parla in questa intervista dei suoi nuovi progetti, dell’applicazione iPad legata ai suoi libri e di molto altro.

L&B: Cominciamo dai bit, con una classica domanda: hai un eReader? Se sì, quando e come ti sei convertita al digitale?
Licia Troisi: Ho l’iPad, ma non l’ho comprato come eReader, ma per avere uno strumento agile per navigare in viaggio e magari scrivere in treno. Lo uso principalmente per questi due scopi, ma proprio adesso ci sto leggendo The Mockingjay, terzo – e splendido – libro della trilogia di Suzanne Collins Hunger Games. Devo dire che è comodo soprattutto da portare in giro; occupa meno spazio in borsa o in valigia, e poi lo puoi usare anche al buio, magari a letto, quando il marito si è già appisolato e ha spento la luce.

L&B: Credi che la possibilità di integrare più facilmente testo e immagini possa regalare qualcosa in più alla letteratura fantasy? O piuttosto non si corre il rischio di inflazionare la fantasia del lettore?
Licia Troisi: Credo che aggiunga qualcosa all’esperienza. Proprio pochi giorni fa è stata rilasciata la App per iPad del libro illustrato sulle Cronache del Mondo Emerso; a parte i contenuti presenti sul libro, ce ne sono altri che su carta non troverebbero posto. Penso a interviste, ad esempio, effetti visivi di vario genere, possibilità di navigare le mappe e le immagini. Inoltre lo schermo rende assai più della carta i colori e i tratti delle illustrazioni. Mancando la fase di stampa, che tende sempre a falsare un po’ i colori, l’immagine è assai più simile a quella realizzata dall’illustratore.

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I diritti del lettore di Pennac. Ottavo, il diritto di spizzicare

Il diritto di spizzicare l’ho sempre fatto mio insieme al diritto di leggere ovunque. Quando ero bambina, passavo ore intere, non scherzo, a spulciare la libreria dei miei che si avvicinava, tra libri e fumetti, al migliaio di volumi.

Ancora adesso, sia in libreria che in biblioteca, per non parlare dei libri che ho a casa, ho l’abitudine di aprire i romanzi a caso, dare una sbirciatina, leggere qualche pagina e poi rimetterli lì. Ci sono volumi di cui credo di aver letto le prime tre pagine decine di volte, senza andare mai avanti.

Non sono ancora arrivata alla paranoia di Harry del film Harry ti presento Sally, che leggeva subito l’ultima pagina nel caso fosse morto prima di finire il libro. Anche quello, in fondo, è però un diritto del lettore. Un lettore magari non troppo normale, ma pur sempre un lettore.

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