Una lunga estate crudele di Alessia Gazzola, recensione

Una lunga estate crudele”, di Alessia Gazzola, conferma in tutta onestà la prima impressione che avevo avuto leggendone l’autrice: vale la pena di acquistare i suoi libri. Ed almeno al momento dubito che possa accadere qualcosa in grado di farmi cambiare idea.

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Devo ammetterlo, il fatto che si tratti della serie che vede protagonista Alice Allevi, per ciò che mi riguarda rende il tutto davvero più interessante. E’ un personaggio che amo perchè non algido e scostante ma inserito completamente nella normalità di una figura professionale femminile che si è completamene assorbita dalla serietà che il suo lavoro presuppone ma è anche…una donna. E non c’è migliore modo per definirla. La sua essenza non è corrotta dai tecnicismi tipici di una storia dalla trama come quella di “Una lunga estate crudele”. E di questo si può ringraziare solo che la sua autrice Alessia Gazzola.

Per una lettrice come me, che con i gialli ha spesso un rapporto non lineare e che ama il chick lit di una certa tipologia, trovare un’opera come il suo romanzo è come aver fatto 6 al superenalotto perchè riesco ad appassionarmi contemporaneamente sia alla storia ed al mistero, che a questo personaggio così particolare ed a come si approccia ad ogni sua avventura. E’ incredibile quanto riesca a far sorridere in determinati momenti la caratterizzazione di Alice. Ha le sue virtù ed i suoi difetti. E’ brava nel suo lavoro ma contemporaneamente combina pasticci. Come si fa a non amarla? Quindi, ovviamente, “Una lunga estate crudele” di Alessia Gazzola è un libro che vi consiglio.

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