Libri e Bit intervista Patrizia Violi

Patrizia Violi pubblica abitualmente i suoi pensieri sul sito Extramamma, da cui poi ha spiccato il volo il romanzo Una mamma da Url, pubblicato da Baldini Castoldi Dalai Editore.

Prima ancora, però, la Violi aveva scritto una chick lit all’italiana intitolata Love.com, e dopo averla auto pubblicata l’ha messa a disposizione dei lettori gratuitamente. A Libri e Bit ha raccontato perché vale la pena autopubblicarsi, che possibilità la rete riserva alle donne e, naturalmente, quali sono i suoi prossimi progetti.

L&B: Prima di pubblicare con successo Una mamma da Url avevi deciso di auto pubblicare il romanzo Love.com, ora a disposizione gratuitamente sul tuo sito. Ci racconti come è andata?
Patrizia Violi: Dopo aver scritto Love.com avevo contattato un paio di editori, erano i miei primi tentativi ed ero totalmente ignara dei tempi lunghi dell’editoria. L’attesa per chiunque mandi un manoscritto è snervante. Anche peggio per una come me che è impaziente per natura.

Così dopo un paio di mesi di mesi senza avere una risposta, morivo dalla voglia di vedere la mia storia trasformata in un libro e così ho deciso di autopubblicarmi in rete utilizzando Lulu.com che era un sito (americano) che permetteva di pubblicare e stampare on-demand. Ho venduto un po’ di copie e poi ho deciso di rendere il mio romanzo scaricabile gratuitamente. Era il 2007, adesso esistono anche molti altri siti italiani che permettono l’autopubblicazione.

L&B: Consiglieresti l’autopubblicazione ad un esordiente?
Patrizia Violi: Senz’altro. E’ un modo onesto per cominciare e farsi notare. Certo vedere il proprio libro negli scaffali di una libreria è una bella soddisfazione ma anche poter comunque vendere il proprio romanzo via web è un passo importante, piuttosto che rimanere frustrati in attesa di una risposta che magari non arriva o non è quella sperata.

Quando ho incontrato la mia editor alla Baldini Castoldi Dalai il fatto di aver già prodotto un libro, sia pure autopubblicato, mi ha dato una marcia in più rispetto a un esordiente che aveva magari solo manoscritti, nel classico cassetto. Un’ autopubblicazione è comunque la prova di sapersela cavare nel creare la struttura di un romanzo.

L&B: Credi che l’editoria digitale offrirà maggiori possibilità agli esordienti?
Patrizia Violi: Penso proprio di sì. Succederà quello che è successo con la musica e le case discografiche, una volta c’era il monopolio e per arrivare a fare un disco si doveva passare l’avvallo dei discografici. E sappiamo tutti che spesso non è il talento il primo requisito per arrivare!

Ora con MySpace e altri siti ad hoc chi vuol farsi notare nella musica ha molte più possibilità. Nel mondo dell’editoria si sta scardinando allo stesso modo il potere dei grandi editori: chi ha l’ambizione di scrivere può farlo e tentare la sorte anche senza la penosa anticamera delle case editrici.

L&B: Negli ultimi anni sono aumentate le donne che hanno aperto di blog di successo e che da lì sono poi passate alla pubblicazione di un libro. Ti sei data un perché?
Patrizia Violi: Il blog è una bella vetrina perché permette di capire subito la qualità della scrittura. E anche la presa sul pubblico. Perchè se un blog è seguito un editore avrà qualche speranza in più di vendere un eventuale romanzo di quell’autore. E quindi scometterà più volentieri su di lui.

L&B: Credi che questo consentirà alle donne di avere più voce nell’ambito della narrativa?
Patrizia Violi: Le donne di solito amano di più scrivere che gli uomini, a parte i blog tecnici, i temi più presenti sul web riguardano argomenti al femminile come la cucina, il bricolage, il mommyblogging, la moda e anche la narrativa per bambini. Quindi senz’altro il dilagare dei diari on-line aiuterà le donne a farsi notare e a poter raccontare le proprie emozioni anche a livello cartaceo.

L&B: La Patrizia Violi lettrice che genere di romanzi o di saggi preferisce? Vai anche in rete a caccia di eBook gratis da poter scaricare e leggere?
Patrizia Violi: Ultimamente ho letto parecchi gialli: mi piace Fred Vargas, un’autrice inglese che si chiama Ruth Rendell e anche la svedese Camilla Lackberg. Sul fronte più sentimentale mi è piaciuta molto Katherine Pancol che è best seller in Francia ma non troppo conosciuta da noi. Fra gli italiani mi piace Stefania Bertola, che confina con la chick-lit e mi diverte molto Ammaniti. Adesso sto leggendo l’e-book di Freedom di Jonhatan Franzen che adoro. In rete gli e-book gratuiti che mi sono scaricata sono i romanzi di Jane Austen, sempre meravigliosi.

L&B: Dopo Una mamma da Url tornerai a scrivere un romanzo d’amore o cambierai completamente genere?
Patrizia Violi: L’amore c’è sempre però lo complicherò un po’: con bugie, sospetti e tradimenti. Coppie che si disfano e ricompongono. Sto pianificando la struttura e la storia di un terzo romanzo e sono proprio agli albori. Tengo le dita incrociate e mi spremo le meningi!

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