Ereader, perchè i prezzi in Italia lievitano?

E’ un po’ di tempo che rifletto sul mondo degli ereader e non solo dal punto di vista della tecnologia, ma dal punto di vista economico. Inutile prenderci in giro, l’ho detto e lo ribadisco: l’influenza dei prezzi è molto grande all’interno del mercato. E non di rado nei social ho letto di utenti scontenti dei prezzi, e di come gli stessi lievitano quando approdano in Italia. Ed il risultato quale è? Che i libri digitali vanno a rilento.  Che il mercato degli ebook non è assolutamente comparabile con quello estero.

Ora, esempio molto semplice e diretto è l’ultimo lettore digitale della Sony che vi abbiamo presentato. Dotazione tecnica più che buona, schermo comodo e di un certo calibro, memoria discreta con possibilità di ampliamento. Prezzo: circa 200 dollari. Che qui in Italia equivarrebbero a circa 160 euro. Il prezzo con il quale uscirà in Italia probabilmente, seguendo il solito andamento? 200 euro se non di più.

Che qualcuno mi spieghi: se in tutto il mondo il prezzo è quello (ed è impensabile credere che non ci sia un guadagno per produttori e distributori), come è possibile che in Italia subisca un così grande divario “ascendente”? parliamo di 250-260 dollari se raffrontiamo. Questo vale per qualsiasi altro prodotto tecnologico purtroppo.

Cerchiamo di pensare ora al mercato di riferimento dell’ebook. Giovanissimi, studenti universitari, ma anche operai e professionisti. Questi ultimi forse non avranno problemi all’acquisto, ma i rimanenti ¾ di possibili clienti si: come pretendere che il dispositivo venga acquistato con leggerezza.  E’ un po’ lo stesso discorso dei libri e della Legge Levi: se si tramuta un bene che dovrebbe essere accessibile in un bene di lusso (purtroppo la crisi dilaga ed è un fattore palese)come si può pretendere che la gente compri e faccia girare l’economia? Chissà quando questo concetto verrà capito.

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