Le difettose di Eleonora Mazzoni, recensione

Eleonora Mazzoni - Le difettoseAi primi di aprile Giada aveva annunciato l’uscita, per Einaudi, del romanzo Le difettose di Eleonora Mazzoni. Il tema mi ha incuriosita molto perché ho diverse amiche che stanno vivendo la stessa situazione della protagonista e così mi sono letteralmente fiondata sul libro, che ho finito in un solo pomeriggio.

Racconta la storia di Carla, quarantenne, ricercatrice universitaria, legata ad un uomo che ama alla follia e con cui ha deciso di avere un bambino. Solo che il bambino non arriva e Carla, come molte altre donne, decide di intraprendere l’estenuante viaggio della fecondazione artificiale.

La Mazzoni ci racconta il percorso medico di Carla (sale d’attesa, medici e infermiere indisponenti, metodi alternativi di ogni tipo), quello emotivo (le conversazioni con le amiche con cui condivide la ricerca di un figlio, i forum online) e poi il suo quotidiano, la relazione con il suo uomo, il laureando che la affascina, i suoi studi, i ricordi d’infanzia. Il tutto curiosamente e sapientemente punteggiato dai consigli di Seneca, di cui Carla è un’appassionata lettrice.

Il romanzo non è autobiografico, ma descrive davvero molto bene il percorso di Carla, in cui tante donne si riconosceranno. Nelle sue descrizioni, nei suoi dubbi, tentennamenti, paure, riflessioni sulla fecondazione, ritrovo quelle delle mie amiche che sono state o sono tutt’ora alle prese con la ricerca di un figlio.

Io stessa però mi ritrovo nella quarantenne che comincia a fare i conti con la propria vita, a rileggere il proprio passato e il proprio presente. Che si chiede quale potrà essere il suo futuro e cosa desidera dal legame con un uomo. A dirla tutta, mi è anche venuta voglia di mettermi a leggere Seneca, che in gioventù ho solo sbocconcellato, nel periodo in cui andava di moda parlarne tra le mie amiche.

Sul sito ufficiale del romanzo potete trovare molte curiosità e scaricare gratuitamente due capitoli del libro, che credo vi piaceranno. Se l’atmosfera generale del libro, infatti, non è seriosa né pesante, tuttavia ha il pregio di farci “sentire” in modo molto chiaro le emozioni provate dalle donne come Carla, di farci vedere, letteralmente, gli ambienti in cui si muove. Credo sarà un’ottima risorsa anche per i club del libro, per via dei tanti argomenti su cui riflettere e dibattere.

– Scusi, – blocco gentilmente l’infermiera. – Mi sono allontanata un attimo. Non è che per caso ha chiamato Carla Petri?
– No, signora, sono i primi nomi che chiamo, faccia la brava, vada a sedersi.
Detesto questo tono. Non sopporto di essere rimproverata, non l’ho mai sopportato neanche da mia madre. Abbasso lo sguardo su Seneca. Dal fondo del corridoio sguscia fuori Battisti, passo felpato e mani in tasca. Quando mi sfila davanti accenno un sorriso. Lui tira dritto.
Tranquillo, dottore. Non sono paranoica come la Berardino, che due giorni fa le ha telefonato disperata alle tre di notte perché era sicura di non farcela neppure stavolta. In questo periodo sono un po’ ansiosa, è vero. Forse troppo. Sicuramente piú del normale. Con tutte le medicine che
mi inietto da oltre un mese cos’altro pretende? Però non preoccupi, non la disturberò. E lei potrebbe usare piú gentilezza. Almeno con me. Io la uso sempre.

Autore: Eleonora Mazzoni
Titolo: Le difettose
Editore: Einaudi
Anno: 2012
Pagine: 184
Prezzo: € 16,00
ISBN 9788806210694

2 commenti su “Le difettose di Eleonora Mazzoni, recensione”

  1. ho 51 anni e ho finito ora di leggere il libro.
    vorrei fare arrivare ad eleonora alcune mie considerazioni e commenti.
    potete indicarmi come fare ?
    grazie
    lucia

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