Meglio il libro: Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen

Ci sono due modi per affrontare un film tratto da un famoso romanzo, ne parlavo a proposito de Le Cronache di Narnia: potete misurare il film sul romanzo o guardarlo indipendentemente da questo. A volte, infatti, prescindendo dai necessari adattamenti/tagli del testo per favorire il ritmo e i tempi cinematografici, il risultato può essere buono.

Per quanto riguarda Orgoglio e Pregiudizio, abbiamo versioni in abbondanza da visionare e su cui esprimere il nostro parere. Mi atterrò solo alle quattro più famose. La prima, che ho molto amato da ragazzina, è quella del 1940, in cui Mr. Darcy è interpretato niente meno che da Laurence Olivier.

Non si può discutere l’interpretazione del grande Olivier, si può invece parlare del finale, in cui la zia antipatica di Darcy confessa di aver finto di essere antipatica solo per aver messo alla prova l’amore di Elizabeth Bennet. Tra questa versione e quella sempre cinematografica con Keira Knigtley, ci sono ben due versioni a puntate della Bbc.

Leggi il resto

Che pasticcio Bridget Jones, di Helen Fielding

Che pasticcio Bridget Jones” è il fortunato sequel del libro di Helen FiedlingIl diario di Bridget Jones”. Non paga di aver conquistato con la sua storia milioni di lettrici in tutto il mondo, la scrittrice inglese ci ha riprovato, regalando alle masse le nuove avventure della sfortunata “giornalista”.

Al pari del primo volume, le nuove disavventure della protagonista, ora innamorata e felice, riescono a soddisfare la voglia di risate del lettore, non disdegnando qualche incursione nella cronaca reale.

Leggi il resto

Sorelle Brontë, la biografia di Mary Sinclair

Mary Sinclair scrisse la biografia delle tre sorelle Brontë nel lontano 1912. Quindi questa biografia non è certo la più aggiornata sulle tre scrittrici, ma è sicuramente una delle più appassionate, tanto che leggerla è piacevole come leggere uno dei loro romanzi.

Ne Le tre Brontë la Sinclair cerca di ricostruire la vicenda umana e letteraria di queste ragazze dalle indubbie capacità letterarie, ma dall’esistenza non certo facile e luminosa.

La più famosa tra le sorelle è sicuramente Charlotte, autrice di Jayne Eyre, seguita a ruota da Emily con il suo Cime tempestose (Wuthering Heights) e da Anne.

Le amanti di quella che, superficialmente, potremmo definire chick-lit, letteratura rosa d’altri tempi, troveranno in questo volume biografia molte curiosità, comprese le incongruenze di Cime tempestose, e anche molta tristezza.

Leggi il resto

Due di due di Andrea De Carlo

Due di due” di Andrea De Carlo è la storia di un’amicizia, ma al contempo quella di un’intera generazione: parliamo dei sessantottini, di quei giovani che in nome di un ideale sono stati in grado di buttare tutto all’ortica e lottare.

Di una generazione che ormai non c’è più. Lo scrittore la racconta attraverso un romanzo fedele ma al contempo critico.

Leggi il resto

Meglio il libro: Le cronache di Narnia

http://www.youtube.com/watch?v=zdtyDTO0h_c

Con I love shopping non c’erano dubbi: il passaggio dal romanzo al film non è riuscito affatto e lo hanno detto praticamente tutti (amanti della saga, recensori del film). Per quanto riguarda i lungometraggi tratti dai romanzi di C. S. Lewis, invece, i pareri sono discordi.

Partiamo però dalla storia narrata nei romanzi. Lewis immagina tre fratellini, Edmund, Lucy, Peter e Susan. Allontanati dalla città durante la seconda guerra mondiale, si ritrovano ad annoiarsi in una casa di campagna, quando la più piccola di loro, Lucy, scopre che un vecchio armadio non è altro che l’accesso ad un mondo straordinario, Narnia appunto.

Leggi il resto

Adriana Zarri, Un eremo non è un guscio di lumaca

Un bel giorno, nel 1975, gli amici di Adriana Zarri ricevettero una sua lettera in cui li informava che si stava ritirando a vivere in un eremo tutto suo, una vecchia casa in cui intendeva dedicarsi alla preghiera e al silenzio. Non ho idea se i suoi più cari amici furono stupiti della sua decisione. Forse lo furono di più i suoi numerosi lettori e spettatori.

La Zarri, giornalista, teologa, scrittrice e soprattutto pensatrice autonoma e rigorosa, era, lo è sempre stata, una donna importante per la cultura italiana, che diede però scandalo, come si suol dire, a molti ben pensanti per le sue opinioni molto nette a proposito della chiesa cattolica.

Diciamo pure che i testi della Zarri, messi insieme alle opinioni di Don Gallo, di cui abbiamo già parlato su Libri e Bit, sono in grado da soli di mettere in crisi e rifondare la fede di un comune cattolico.

Ma Adriana Zarri non era “solo” una teologa, era anche una donna di carattere, indipendente, con le idee chiare, che aveva persino lasciato pronta la sua epigrafe (la Zarri è scomparsa nel novembre del 2010).

Leggi il resto

Ore Giapponesi di Fosco Maraini

Ore Giapponesi, di Fosco Maraini, non è semplicemente un libro, è un viaggio, un viaggio lungo, di quelli in cui ci si perde tra i profumi del cibo, i suoni del mercato, le cerimonie religiose.

Un viaggio da fare con calma, senza fretta, senza distrazioni perché non siamo di fronte ad una guida del Giappone per chi intende visitarlo in una settimana, ma per chi vuol cercare di conoscere la cultura giapponese e gli abitanti di quei luoghi, per poi tornare a se stesso migliorato.

D’altronde sono le stesse dimensioni di Ore Giapponesi, più di cinquecento pagine, corredate di fotografie scattate dallo stesso Fosco Maraini, ad impedirci di correre. Solo così, d’altronde, è possibile capire come gesti apparentemente simili come fare il bagno o preparare il tè abbiano invece significati completamente diversi per un orientale ed un occidentale.

Leggi il resto

Breaking Dawn, di Stephenie Meyer (parte seconda)

È stato necessario dividere in due parti la recensione di Breaking Dawn per dare il giusto spazio alla storia ed al modo nel quale Stephenie  Meyer ha deciso di far evolvere l’intero racconto. Dopo aver assistito alla nascita di Renesmee con gli occhi di Jacob, vedere la storia dal punto di vista di Bella ormai vampira conquista infatti un valore del tutto unico.

Analogamente come spiega Bella una volta aperti gli occhi sulla sua nuova vita, ogni particolare ha un sapore diverso.

Leggi il resto

Don Gallo e Loris Mazzetti, Sono venuto per servire

Loris Mazzetti, autore dell’intervista raccolta in Sono venuto per servire, è regista e giornalista e ha firmato, per citarne alcuni, i programmi Che tempo che fa e Vieni via con me. Don Andrea Gallo è un sacerdote famoso per alcuni, famigerato per altri. Di certo la gente lo ama tanto quanto le istituzioni ecclesiastiche lo temono o mal sopportano.

In questa intervista, il lettore ha modo di capire come mai Don Andrea Gallo sia tanto temuto. Don Gallo da sempre serve il prossimo, quello che fa meno tendenza: drogati, prostitute, barboni, carcerati. Tutti trovano in lui non solo una persona pronta ad ascoltare e accogliere senza giudicare, ma anche un uomo propositivo, che guarda al futuro e offre a tutti la possibilità di dare un senso nuovo alla propria esistenza, un lavoro, un’occasione.

Don Gallo però non è solo una persona dotata d’amore e di senso pratico. I suoi commenti sul vangelo e sul modo in cui questo viene vissuto, propagandato e usato dalla chiesa istituzionale sono duri, chiari, anche molto ben motivati. E ovviamente anche pieni d’amore per la chiesa stessa, per quello che dovrebbe essere.

Leggi il resto

Loredana Lipperini, non è un paese per vecchie

Loredana Lipperini, già autrice di Dalla parte delle bambine, torna in libreria con un un libro Non è un paese per vecchie, che parafrasa il titolo di un romanzo di Cormac McCarthy, Non è un paese per vecchi.

Il libro, edito da Feltrinelli, cerca di fotografare la situazione in cui le donne italiane si trovano a vivere. Donne che, raggiunta una certa età, sembrano diventare obsolete e poco gradite.

Una mia amica mi ha, giustamente, fatto notare che l’Italia è un paese che ha in generale un problema con la vecchiaia, considerata una malattia più che un’inevitabile stagione della vita. Che l’Italia ha dimenticato, tranne quando si tratta di avviare un ricambio generazionale sui posti di lavoro, che le persone anziane sono una risorsa imprescindibile della società.

Perché dunque comprare un libro che mette l’accento solo sulla questione femminile? Non si corre il rischio di voler creare un caso anche laddove non c’è niente di nuovo da raccontare?

Leggi il resto