Biblioterapia: la cura in un libro

Leggere è una terapia riconosciuta che, a dispetto dell’idea comune, affonda radici nel lontano 1930 quando venne riconosciuta negli Stati Uniti come vera e propria cura della mente e dello stato psichico dell’uomo che trae giovamento semplicemente dalla lettura di un libro.

La biblioterapia venne così riconosciuta ufficialmente e utilizzata in molti eventi storici importanti tra cui il recupero dei soldati coinvolti nella Seconda Guerra Mondiale ai quali venivano affidati testi di vario genere che potevano essere letti in casa, da soli, o nei centri dedicati alla terapia all’interno dei quali i soldati potevano poi confrontarsi sulle letture affrontate in un dato periodo di tempo.

Con il tempo la definizione di biblioterapia ha trovato una nuova forma grazie anche ai manuali di autoaiuto, libri scritti da psicologi che intendono fornire un aiuto concreto ai lettori affrontando una patologia psicologica e dando loro consigli pratici per affrontare i loro limiti. I manuali di auto-aiuto oggi, grazie anche all’avvento dell’editoria digitale, sono davvero cresciuti per numero e genere: il manuale di aiuto-aiuto diventa così, non solo un appoggio concreto per superare limiti di carattere psicologico, ma anche per organizzare il proprio lavoro e la vita di tutti i giorni; un cambiamento che ha coinvolto nella redazione dei manuali non solo psicologi ma anche gente comune che, specializzata in un certo campo, offre al lettore consigli pratici per raggiungere il dato obiettivo.

Che si tratti di romanzi o manuali è importante che il lettore abbia sempre a disposizione il valido supporto di un medico o psicoterapeuta specializzato: il rischio del proliferare di questa letteratura del self-help è infatti quello di incappare in consigli poco adatti al proprio caso e peggiorare così una situazione difficile.
Per chi invece cerca nei libri un rifugio e un’isola felice nella quale affogare momenti difficili può essere d’aiuto cercare riparo tra gli scaffali della libreria e farsi guidare dal proprio istinto scegliendo, tra tutti i titoli, il libro che fa al caso proprio. Leggere aiuta a riflettere e ad affrontare le situazioni dei personaggi del romanzo con partecipazione e insieme un occhio distaccato: anche nella lettura di un romanzo di fantascienza, ad esempio, è possibile trovare una parte di sé o, al contrario, dimenticare la dimensione che fa soffrire e trovare conforto in un mondo nuovo, ideale e lontano.

[Photo Credits fuelyourwriting]

1 commento su “Biblioterapia: la cura in un libro”

  1. A differenza di tanti libri – anche americani – in commercio che hanno scritto auto aiuto solo in copertina questa recente pubblicazione, a mio sommesso parere, è un VERO LIBRO DI AUTO AIUTO.
    Non è un saggio psicologico qualunque con tanta dottrina “psico” da imparare bensì una serie di capitoli anticipati e seguiti da domande a scelta multipla per capire quanto ho appreso e se l’apprendimento facendo un semplice calcolo aritmetico supera determinati livelli numerici allora inizia per il lettore la messa in pratica di quanto immagazzinato mentalmente tramite una serie di esercitazioni preordinate. Infine 13 psicotest (test psicologici con risposta immediata)servono a ciascuno per capire il suo livello attuale di benessere raggiunto. Alla fine un capitolo è dedicato a capire, con semplici calcoli aritmetici, quanto il libro (quasi 600 pagine) è stato utile come acquisto in termini numerici di confronto.

    Trattasi de IL MANUALE PRATICO DEL BENESSERE, non a caso patrocinato dall’UNESCO, (edizioni Ipertesto) presentato di recente anche al Circolo della Stampa di Milano

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