Banned Books Week: si celebra la libertà di lettura

Si celebrerà il prossimo 1 ottobre la settimana dedicata alla libertà di lettura, una rassegna annuale che, di anno in anno, si propone di proteggere il lavoro degli scrittori che spesso, per motivi culturali o politici, si vedono privati di interi paragrafi o, ancora peggio, di intere pubblicazioni.

I lettori però, o almeno tutti quelli che parteciperanno alla rassegna, vogliono far sentire forte e chiaro il proprio interesse per gli autori di quei libri che si vedono bloccati dalla censurae che, come sottolinea Barbara Jones, la direttrice dell’American Library Association, colpisce sempre di più tutti gli scrittori di libri per bambini. Sono infatti i libri per i più piccoli ad essere censurati da riviste editoriali, case editrici o genitori arrabbiati: i loro contenuti non vengono valutati idonei per i piccoli lettori o spesso scritti con termini non adatti agli adolescenti. Che ci crediate o no, tra i libri più criticati c’è soprattutto la saga di Stephanie Meyers, spesso accusata di aver usato termini non adatti ai più piccoli o di aver fatto riferimenti al desiderio erotico dei protagonisti.

La stessa Jones, promotrice della rassegna, si è detta contraria all’eccessiva politica di protezionismo morale praticata sui giovani:

“I libri per ragazzi possono contenere molti elementi, tra cui droga, sesso, violenza e qualche parola di troppo. Ma sono anche, e soprattutto, i contenuti meno positivi a educare i nostri figli sulle conseguenze di un dato atteggiamento. I libri reali, anche se dotati di contenuti negativi, possono salvare le loro vite. I libri etichettati come negativi – continua la Jones – possono essere letti insieme alla scuola, alla famiglia, ai docenti: questo aiuterebbe i giovani a comprendere meglio i contenuti dannosi”.

La rassegna durerà una settimana e, durante l’evento, le scuole e le associazioni culturali si dedicheranno alla lettura dei libri “scabrosi” affrontando, durante alcuni eventi, l’importanza del dialogo e dello scambio di opinioni e pensieri tra i più giovani.

[Photo Credits imgfave]

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