Apple ed ebook: la class action sbarca anche in Canada

Ebook ed Apple sono due concetti destinati irrimediabilmente a scontrarsi. L’accusa nei confronti del big di Cupertino di far parte di un cartello con alcune case editrici per alzare irrimediabilmente il prezzo dei libri digitali, e guadagnare speculando sulla necessità di lettura dei lettori, sbarca anche in Canada dove non solo una class action è in via di formazione ma addirittura gli animi sono ancora più agitati che negli Stati Uniti.

Come ormai noto la Apple, la HarperCollins ed altre case editrici statunitensi ed europee, in diverse sedi, sono state sottoposte a rigorosi controlli per quello che viene definito in gergo il “modello agenzia” per ciò che concerne gli ebook e la loro vendita. Un sistema per il quale i ricavi per la casa editrice sono di un determinato tenore, ed il prezzo per l’utenza finale irrimediabilmente alto.

In Canada sono tre le cause attualmente in atto nei confronti della Apple, di cui una presentata da Normand Painchaud, noto avvocato, il quale ha spiegato:

Se una di queste cause porterà alla vittoria, allora ci sarà probabilmente la possibilità di estendere i danni a tutti i possessori di libri elettronici canadesi. Se avranno successo, tutti i canadesi che hanno acquistato ebook a partire dal primo aprile 2011 sarebbero messi in condizione di richiedere i danni.

Per darvi una idea del perché di queste reazioni contro Cupertino ed il suo sistema, basta osservare come in meno di un anno i prezzi siano saliti da una media al di sotto dei 10 dollari fino ad arrivare ad un costo per ebook pari a 14 dollari o più.  Ancora una volta, come metro di giudizio, viene preso Amazon ed il suo vendere gli ebook ad un massimo di 9,99 dollari. Un prezzo, secondo la Apple, correlato esclusivamente alla necessità della società di vendere più Kindle.   Ed ancora una volta sarà un tribunale a dover decidere sul tema.