Affari d’amore di Patrizia Violi

Patrizia Violi - Affari d'amoreAffari d’amore è il terzo romanzo di Patrizia Violi, giornalista milanese, ed è secondo me il migliore. É stato interessante vedere in questi anni come la sua scrittura si sia di volta in volta affinata e come i suoi personaggi siano diventati sempre più credibili e ben cesellati.

Le protagoniste di Affari d’amore sono quattro donne che solo apparentemente sembrano uscite dalla solita chick lit. Non sono infatti portatrici sane di alcun cliché, anche se sono spaventosamente simili ad alcune persone che ho incontrato nella mia vita e ci costringono a chiederci:

Può una donna rinunciare a se stessa, alle proprie capacità, ai propri sentimenti per garantirsi un futuro economicamente vantaggioso?

Beatrice pensa di sì ed insegna a sua figlia come valorizzare la propria bellezza per accaparrarsi un ricco amante. Anche Isabella, la suddetta figlia, deciderà di inculcare la stessa saggezza alle sue ragazze, Angelica e Viola.

Il problema è che Angelica, ventenne, sogna di finire l’Università, nonostante la convivenza con un ultraquarantenne sufficientemente pieno di soldi, e Viola, sedicenne, è invece totalmente fuori controllo.

Anche la recente crisi economica mondiale darà uno scossone alle certezze di queste donne bellissime e perse nei loro deliri firmati Hermés. Fino a scrostare una vita apparentemente costruita su scelte sagge e razionali, vincenti, rivelando storie familiari e piccole tragedie quotidiane abilmente celate fino ad allora.

Nel presentarci la storia di tre generazioni, Patrizia Violi racconta in modo asciutto e senza sconti una realtà femminile di cui abbiamo molto sentito parlare nelle cronache politiche dell’ultimo anno.

Tocca però anche un tema, quello della sicurezza economica per una donna, che sicuramente ci mette in crisi, che porta a dibattiti dolorosi e sentiti. La maggior parte di noi lavora, combatte orgogliosamente ogni giorno per crescere i propri figli e per far valere le proprie capacità, per non farsi mettere alla porta da un mondo maschilista.

Eppure, se ci pensate bene, quando leggiamo Orgoglio e Pregiudizio non invidiamo Elizabeth solo perché ha una bella testa indipendente e perché incontra quel grand’uomo di Darcy.

La invidiamo anche perché Darcy è vergognosamente ricco e lei potrà permettersi di coltivare la sua intelligenza e indipendenza senza affaticarsi troppo. Certo, Jane Austen viveva e scriveva in tutt’altro periodo storico, ma noi che la leggiamo, in fondo, siamo qui, in un a volte feroce post sessantotto.

Beatrice chiude la conversazione e inizia a imprecare mentalmente. C’è sempre qualche grana. Anche se lei si impegna al massimo e tiene tutto sotto controllo, succede sempre qualcosa che rischia di mandare in tilt l’equilibrio famigliare. Ma non vuole pensarci ora, altrimenti le verrà l’ansia e anche stanotte non riuscirà a dormire. Meglio cercare un po’ di svago. […] Ora merita la sua gratificazione, si collega on-line e digita il suo nick Sirena. E’ il nome di battaglia che usa per giocare. Inizia una partita. Beatrice azzecca con facilità le prime mosse: adora fare i calcoli, ama i numeri perché non mentono. Sono freddi e razionali come lei.

Autore: Patrizia Violi
Titolo: Affari d’amore
Editore: Baldini&Castoldi
Anno: 2012
Pagine: 224
Prezzo: € 15,00
ISBN 88-6620-576

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